Matteo Vitagliano ha 43 anni, Francesca Vitiello ne ha 40, entrambi di Torre Annunziata. Insieme formano una coppia di altri tempi, quando avere 6 figli non rappresentava un problema, anzi. Era tutta manna caduta dal cielo.
Molti, di fronte ad una mezza squadra di calcio da accudire, si spaventerebbero. Loro invece sono contentissimi di farlo. E lanciano anche un messaggio ai giovani di oggi. «In Italia le nascite diminuiscono anno dopo anno - affermano -. Noi andiamo in controtendenza e invitiamo i giovani a seguire il nostro esempio. Se non proprio 6 figli - dicono sorridendo -, almeno la metà sarebbe già un buon traguardo».
6 figli, 5 maschi ed una femminuccia. Il primo ha 14 anni, l’ultimo, Roberto, appena… 9 giorni. E’ nato, infatti, alla clinica Maria Rosaria di Pomepi il 24 maggio scorso. Gli altri sono Giuseppe (14 anni), Benito (11), Michela (5), Francesco (3) e Gabriele Matteo (1).
Come si vive in casa con sei figli? «Innanzitutto ci vuole molta pazienza - continua Francesca - e una buona organizzazione. I più grandicelli danno una mano ai più piccoli e partecipano ai lavori domestici. Inoltre sono tutti dei bravi ragazzi, educati e senza pretese. I primi due frequentano la scuola media Pascoli, altri due vanno ad una scuola per l’infanzia. Poi c’è mia mamma che mi dà un grosso aiuto. Certo, avere 6 figli non è come averne uno o due, ma non possiamo lamentarci. Si dorme poco, questo sì, ma oramai ci siamo abituati».
Cosa ne pensa Matteo di questa famiglia “allargata”? «Faccio una premessa, tutti e 6 i nostri figli, io e Francesca li abbiamo fortemente voluti e rappresentano la nostra gioia più grande. Per il resto, a casa ci sono poco - commenta - perché devo provvedere alle risorse per mantenere la famiglia. Svolgo un lavoro autonomo nel campo energetico e immobiliare. Inoltre, quando posso, dò una mano a mio suocero che è titolare del Bar della Palma. Si può dire che la nostra famiglia porta avanti la tradizione dei genitori di mia moglie, che tra figli, nipoti e pronipoti sono in 50 circa».
Una bella famigliola, non c’è che dire. Mi ha molto stupito la serenità con cui Matteo e Francesca hanno rilasciato questa breve intervista, senza lasciar trapelare la benché minima preoccupazione per l’arduo compito che li attende. Qualcuno potrebbe parlare di incoscienza, ma non è così. Sono una coppia con la testa sulle spalle e con le idee chiare. E per di più innamorati, il che non mette limiti alla provvidenza…
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