Un tavolo tecnico presso l’Ufficio Circondariale Marittimo di Torre Annunziata per fare il punto della situazione sul dragaggio del porto oplontino. All’incontro di ieri erano presenti il comandante Alberto Comuzzi, il sindaco Vincenzo Ascione, la dirigente regionale del Demanio marittimo, l’assessore ai Lavori Pubblici, Luigi Ammendola, il presidente del Consiglio comunale, Rocco Manzo, ed il dirigente dell’Ufficio Tecnico Comunale, l'ing. Nunzio Ariano.

«Siamo a metà dell’opera - spiega l’assessore Ammendola  -. Finora sono stati asportati oltre 70mila metri cubi di sabbia (circa 100 mila tonnellate, ndr) e ne restano da estrarre altri 70mila. Nel giro di sei mesi, se non ci saranno intoppi, i lavori dovrebbero terminare».

Il dragaggio del porto rientra nel maxi progetto da 33 milioni finanziato dalla Regione Campania con fondi europei, comprensivo anche della realizzazione della bretella porto-autostrada e della diga foranea. Queste ultime due opere sono già state realizzate, mentre è in via di completamento l’escavo dei fondali dell’area portuale.

Nell’incontro è emersa anche la necessità di mettere in atto i dovuti accorgimenti tecnici per evitare in un prossimo futuro il rinsabbiamento del porto. «Le correnti marine, le mareggiate ed il vento di scirocco - prosegue Ammendola - trascinano sabbia nel nostro scalo marittimo. Per evitare ciò, o quanto meno rallentare questo fenomeno, si potrebbe realizzazione, dopo un accurato studio meteo-marino, una barriera frangiflutti all’ingresso del porto (a largo della spiaggia Salera) per neutralizzare la sabbia. Questa opera avrebbe il vantaggio di essere attuata in tempi medio-brevi con un investimento non troppo oneroso. L’alternativa, ben più dispendiosa sia in termini di tempo che di risorse - ha concluso l’assessore - sarebbe una riprogettazione dell’ingresso del porto oplontino».

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