«Rosso è il colore del magma, che ribolle eternamente nel Vesuvio così come il meraviglioso e salvifico patrimonio musicale canta dal ventre della città per quell’urgenza unica di vivere e di inventarsi». E’ Vincenzo Incenzo, autore di “Rosso Napoletano”, a trasmettere l’ispirazione che ha dato vita al musical con protagonista Serena Autieri. Spettacolo intensamente coinvolgente che ipnotizza e, nel contempo, trascina il pubblico in un viaggio-sogno attraverso melodie immortali della canzone napoletana. La storia, sebbene ambientata in piena seconda guerra mondiale, racconta e celebra la Napoli ironica, superstiziosa, profonda, drammatica, passionale.
La stessa Napoli che ritroviamo nel quotidiano contemporaneo. Nel cast il coreografo Bill Goodson ha fortemente voluto due artisti torresi: Nino Amura e Rossella Lubrino rispettivamente nei personaggi Antonio ‘o muratore e Donna Concetta. Protagonisti di tutte le coreografie del musical, Nino e Rossella, con la loro indubbia esperienza e professionalità, hanno trainato gli altri, giovani ballerini nella narrazione musicale della vicenda. Con “Rosso Napoletano” Rossella Lubrino, reduce dai successi internazionali di “Jesus Christ Superstar”, arricchisce ulteriormente il suo già prestigioso curriculum proponendo una dimensione artistica che va ben oltre il semplice ballo. Pregevole la performance di Nino Amura che continua ad alternare le attività di ballerino, docente e coreografo. Impegno, capacità, classe, bravura non si inventano. Si conquistano attraverso dedizione, sacrifici, responsabilità e un mentore straordinario. Rossella e Nino sono stati entrambi eruditi, plasmati, affinati dalla “Signora della danza” di Torre Annunziata: Gena Pinto. Con risultati indiscutibilmente eccellenti.
(nella foto principale, a sinistra Serena Autieri e a destra Nino Amura con Rossella Lubrino al Teatro Augusteo di Napoli)