Il prossimo 15 novembre, il Comitato per la Libertà di scelta vaccinale di Torre Annunziata ha promosso un incontro - patrocinato dal Comune di Torre Annunziata - nel quale si presenterà alla città e si discuterà delle implicazioni delle vaccinazioni sulla salute e dell'applicazione e degli scenari futuri scaturenti dalla Legge Lorenzin.
Un convegno-dibattito - dal titolo "Le vaccinazioni: la salute tra diritti doveri" - con l'obiettivo di informare, durante il quale il pubblico che parteciperà potrà porre le domande agli esperti che interverranno. L'appuntamento è alle ore 16 nell'aula consiliare del Comune, in via Provinciale Schiti. Tra gli interventi, si segnala quello del dott. Dario Miedico, epidemiologo radiato dall'Ordine dei Medici di Milano per le sue tesi contrarie alle vaccinazioni anti influenzali. Ci saranno, poi, Raffaella Manna, presidente dell'associaizone Va.Li.Ca. (Vaccini Liberi Campania), l'avvocato Fabio Candalino, esperto in legislazione sanitaria, e il dott. Salvatore Morelli, presidente dell'associazione A.I.T.S.A.D., e padre di una bambina autistica. Modera il dibattito la consigliera comunale Giovannina Cirillo, medico nutrizionista.
Giovedì 23 novembre, invece, sarà a Torre Annunziata il prof. Giulio Tarro, virologo di fama mondiale e Primario emerito dell'ospedale Cotugno di Napoli. La sua sarà una importante testimonianza scientifica pro vaccini. L'incontro si terrà sempre nella sede comunale di via Provinciale Schiti.
Critiche alla scelta del Comune oplontino giungono dai sindacati provinciali dei Medici Pediatri e dei Medici di Famiglia. «Ciò che sta accadendo a Napoli e in provincia è gravissimo - dicono Antonio D'Avino, segretario provinciale FIMP, e Gigi Sparano e Corrado Calamaro della FIMMG -. Non bastasse la decisione del Comune di Napoli di patrocinare un appuntamento dichiaratamente “NO Vax”, con tanto di testimonianza sul “danno vaccinale”, ora scopriamo che la stesso sostegno è stato assicurato dal Comune di Torre Annunziata. Vorremmo ricordare a chi ha parlato di libertà di “informazione e di giusto approfondimento”, che nessuno si è mai opposto all’organizzazione di dibattiti. Tuttavia, “concedere il patrocinio” è cosa ben diversa. “Patrocinare”, non dovremmo essere noi a spiegarlo, significa “sostenere”. Sostenere iniziative che si preannunciano dichiaratamente “contro i vaccini” è pericoloso - spiegano -, grave ed in contrapposizione con le norme nazionali. Speriamo che le Amministrazioni comunali coinvolte decidano di fare un deciso passo indietro e auspichiamo che in questa vicenda il ministro Beatrice Lorenzin faccia sentire presto la propria voce».
Intanto a Napoli è polemica per la partecipazione del sindaco Luigi de Magistris e degli assessori Annamaria Palmieri e Roberta Gaeta al convegno promosso dal comitato Va.Li.Ca., che si terrà martedì 14 novembre nella Sala del Consiglio Metropolitano in Santa Maria La Nova.
L'Ordine dei Medici di Napoli e provincia, in una nota, si dichiara «scioccato nel verificare una così forte partecipazione del Comune di Napoli ad un appuntamento dequalificante e fuorviante come questo. E’ gravissimo - spiega ancora il presidente Silvestro Scotti - che il Comune di Napoli abbia concesso il patrocinio ad un evento dichiaratamente NO Vax. Più grave di tutto questo, se possibile, è l’aver accomunato l’immagine del Comune ad un convegno nel quale viene invitato a parlare di vaccini un laureato in medicina, radiato dall’Ordine per le sue idee antiscientifiche (il riferimento è proprio al dott. Miedico, ndr). Un evento del genere, fatto durante la campagna di vaccinazione antinfluenzale, rischia di trasmettere messaggi contrari all'uso dei vaccini - conclude il comunicato - che potrebbero in ultima analisi scoraggiarne l'impiego da parte dei cittadini portando ad un aumento della mortalità e complicanze da influenza su soggetti anziani o fragili per patologie croniche».
Dal canto loro, gli assessori Palmieri e Gaeta rispondono precisando che «il patrocinio del Comune di Napoli, che non è certo organizzatore dell’evento, viene sempre concesso per le manifestazioni di pensiero promosse dai cittadini e dalle loro associazioni, ad eccezione dei casi in cui gli eventi siano lesivi della dignità umana e dei principi fondanti della democrazia o a scopi di lucro. Abbiamo anche chiesto agli organizzatori che venissero invitati tutti gli interlocutori istituzionali e i rappresentanti di diverse posizioni della comunità scientifica (l'Ordine dei Medici ha già fatto sapere che in ogni caso non parteciperà, ndr). Per tutti noi l’unico modo per stigmatizzare la carenza di informazioni è discutere, partecipare con coraggio ai dibattiti, portare le proprie argomentazioni al fine di fornire elementi di consapevolezza critica al maggior numero di persone e cittadini», hanno concluso le due esponenti dell'esecutivo.
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