Prima uscita ufficiale del sindaco Vincenzo Ascione. Ieri il primo cittadino di Torre Annunziata si è recato a Ventotene, isoletta dell'arcipelago pontino, invitato dal sindaco Gerardo Santomauro in occasione dell'inaugurazione del Museo Archeologico di Ventotene intitolato a Luigi Iacono. Con Ascione anche il dott. Antonio Ciniglio, erede di Iacono e abitante a Torre Annunziata, e i pronipoti de famoso archeologo pontino Raffaele Verde, Angela Iommazzo e Luciana Iacono

Iacono nacque infatti a Ventotene ma visse e morì a Torre Annunziata. Laureatosi in Ingegneria, venne ad abitare giovanissimo nella cittadina oplontina, accettando il posto di consulente tecnico-amministrativo presso la casa Fienga, dove rimase per circa quarant’anni. Uomo di grande cultura, la sua passione era rivolta verso l’archeologia. Approfondì le sue conoscenze sugli scavi di Pompei ed altri siti antichi della nostra zona, interpretando le iscrizioni di monumenti e monete romane. Tanto è vero che il Ministero della Pubblica Istruzione lo nominò ispettore ad honorem delle Antichità e Belle Arti.  Ma si specializzò soprattutto nell’archeologia marittima, in particolare studiando i porti degli antichi romani e pubblicando un libro, ormai raro, dal titolo “Note di archeologia marittima”.

A lui Torre Annunziata ha dedicato una strada, quella che da piazza De Nicola conduce in via Vittorio Veneto.

Il sindaco Santomauro aveva già fatto visita alla nostra città nel mese scorso, invitato dal prof. Salvatore Cardone, nostro collaboratore, nonché studioso della storia di Torre Annunziata. A Luigi Iacono aveva dedicato un articolo pubblicato su torresette.it, letto occasionalmente da un giovane laureando in giurisprudenza, Luigi Coraggio, appassionato di storia locale dell'isola pontina e studioso di Luigi Iacono. Venuto a conoscenza che nella cittadina oplontina vi era una strada dedidicata a Iacono, venne con i nipoti dell'ingegnere-archeologo a visitare la città e la tomba dell'ingegnere-archeologo.

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