Come proseguono i lavori per la realizzazione della bretella di collegamento porto-autostrade e per il dragaggio del porto oplontino?
E’ la domanda più ricorrente tra quelle che, quotidianamente, giungono in redazione. D’altronde un investimento di 33 milioni di euro non è cosa di tutti i giorni, anzi. Mai in passato, a nostra memoria, si sono realizzate opere pubbliche per un importo così elevato.
Incominciamo con la bretella. I lavori, soprattutto in questo ultimo periodo, stanno proseguendo abbastanza speditamente, interrotti inizialmente solo dall’intervento dei carabinieri del Noe nel marzo 2016, che posero sotto sequestro un’ampia fascia di costa invasa da rifiuti per lo più formati da materiale di risulta. In un primo momento si era pensato che l’intervento del Nucleo operativo ecologico dell’Arma avesse potuto pregiudicare i lavori per il completamento della bretella. Invece si tirò un sospiro di sollievo quando si appurò che l’area demaniale a cui erano stati posti i sigilli era esterna al percorso dell’arteria.
Via Terragneta, dopo i lavori per il suo ampliamento, è stata riaperta ed ora si sta proseguendo per la realizzazione del tratto finale della bretella, quello che collega la zona industriale al porto.
Altrettanto non si può dire, invece, per il dragaggio dello scalo marittimo, dove i lavori per la rimozione delle centinaia di migliaia di tonnellate di sedime sabbioso non sono ancora iniziati. Ed il fatto preoccupa non poco se si pensa che entro marzo dell’anno prossimo bisogna rendicontare tutte le spese per non correre il pericolo di perdere il mega finanziamento della Regione.
Ad oggi è stata completata solo la fase di lavorazione della fioritura della diga foranea, con la posa in opera di 900 tetrapodi da 12 tonnellate ciascuno, che garantiranno il miglioramento della sicurezza dello scalo marittimo contro le mareggiate.
Ma qual è il motivo di questa impasse?
Senza entrare troppo nello specifico, sembra che manchi un’autorizzazione della Regione Campania per avviare i lavori di dragaggio del porto. Su questo punto ci sono versioni contrastanti tra chi (la Regione) non riterrebbe necessaria tale autorizzazione, e chi (l’organismo di validazione), invece, ritiene indispensabile tale documento per evitare un eventuale blocco dei lavori durante la fase di dragaggio.
«Questi giorni - afferma l’assessore Giuseppe Raiola - saranno decisivi per sbloccare una situazione che si trascina da troppo tempo e che potrebbe mettere in serio pericolo i lavori di dragaggio del nostro porto. Seppur in leggero ritardo sulla tabella di marcia conclude l’assessore - contiamo di risolvere il problema in tempi brevi per concludere i lavori entro i primi mesi del prossimo anno».
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