«La funivia di Monte Faito per diverso tempo è stata chiusa non solo per mancanza di fondi ma anche per un conflitto di competenza tra Regione e Provincia di Napoli, tra Comune di Castellammare e quello di Vico Equense. Si sono preoccupati più di chi doveva gestirla che di offrire alla collettività questo importante servizio pubblico di collegamento. Allora abbiamo deciso di prendere noi l'iniziativa, come nuova amministrazione regionale, e recentemente l'abbiamo inaugurata».
Ha iniziato così il suo intervento l'ingegnere Mario Casillo, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio regionale, nell'ambito di un'interessante convegno promosso dai Riformisti nel Mezzogiorno, dal titolo "La Città Vesuviana", tenutosi presso il Liceo Artistico "de Chirico" di Torre Annunziata.
Ad introdurre i lavori Isabella Manzo, coordinatrice dell'associazione, il cui presidente è Lello Ricciardi, capogruppo del Pd al Comune di Torre Annunziata, che ha fatto da moderatore al dibattito. Mentre Felicio Izzo, dirigente scolastico dell'istituto. è intervenuto sull'argomento portando il suo contributo di idee.
L'imprenditore Giuseppe Sorrentino, che conduce un'azienda vinicola alle falde del Vesuvio, ha sottolineato, con una punta di amarezza, che avrebbe potuto e voluto trasferirsi in Toscana, dove ha acquistato una tenuta, ma ha preferito rimanere quì per contribuire alla rinascita economica del nostro territorio, dove però mancano ancora servizi adeguati alle crescenti necessità di sviluppo e un vero rilancio delle nostre risorse agricole, ambientali ed archeologiche.
Antonio Irlando, architetto e presidente dell'Osservatorio Patrimonio Culturale, ha condiviso le difficoltà enunciate da Sorrentino, aggiungendo anche che sul nostro famoso vulcano, accanto ad attività di eccellenza, come quella dell'imprenditore, ci sono ancora degrado e incuria.
L'urbanista Bruno Discepolo ha sottolineato l'importanza di unire più Comuni in una rete di città vesuviane che possano insieme lavorare al rilancio del nostro territorio. Il sindaco Giosuè Starita ha affermato che «bisogna uscire dalle logiche campanilistiche, collegare più strettamente soprattutto il nostro patrimonio archeologico esistente a Ercolano, Pompei, Stabiae e Torre Annunziata, che è unico al mondo, per rispondere più efficacemente alla domanda turistica che è sempre più alta verso le nostre bellezze e ricchezze del passato».
A tal proposito Casillo, che è anche consigliere delegato per il "Grande Progetto Pompei", ha concluso dicendo che il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha posto come priorità questo obiettivo, non solo per valorizzare un patrimonio che ci invidia tutto il mondo, ma anche per creare concrete possibilità di lavoro per i giovani.
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