Bassissima a Torre Annunziata la percentuale di partecipanti al voto sul referendum trivelle. Alle ore 12,00, infatti, era pari al 5,52 per cento il numero di coloro che si erano recati ai seggi per esprimere il loro voto.
Circa 3 punti in meno rispetto alla media nazionale, che si attesta all'8,35 per cento.
E’ la Basilicata la regione in cui è stata registrata l’affluenza più alta, all’11,44%. Seguono la Puglia e il Veneto, uniche regioni oltre il 10% (entrambe sono tra i nove enti promotori della consultazione).
La regione in cui si sta votando meno è la Calabria, con affluenza al 5,74%. Sotto la media la regione Lombardia, ferma all’8,30%. Grande differenza di partecipazione nelle due isole maggiori: Sicilia al 6,36%, Sardegna all’8,96%. A livello di province, il record va a quella di Lecce, con affluenza al 12,22%.
L’unico confronto possibile è quello del referendum sul sistema elettorale maggioritario dell’aprile 1999, perché anche in quel caso si è votato un solo giorno: alle 11 di quel giorno l’affluenza era del 6,7%. A fine giornata si arrivò al 49,58%. A un passo dal quorum.
Più difficile il paragone con l’ultimo referendum che ha raggiunto il quorum, quello del 2011 su acqua, nucleare e legittimo impedimento: in quel caso si votava anche di lunedì.
La prossima rilevazione è per le ore 19,00.