Si terrà dal 31 gennaio al 30 marzo prossimi la mostra su Oplontis a Palazzo Criscuolo. Lo ha annunciato l’assessore alla Cultura Antonio Irlando, una volta completato il tortuoso iter burocratico per la realizzazione dell’evento.
La mostra, che sarà allestita al piano terra e al primo piano della Casa comunale, raccoglierà immagini e reperti del complesso archeologico di via Sepolcri, molti dei quali inediti e mai visti prima d’ora. Si chiude così, speriamo definitivamente, una vicenda che testimonia quanto la burocrazia possa impantanare lo sviluppo in Italia e in particolare al Sud.
Dapprima programmata per ottobre, alla vigilia dei festeggiamenti in onore di Maria SS. della Neve, poi rinviata a dicembre, ed infine a gennaio: ci sono voluti quattro mesi per veder finalmente concretizzato quello che si preannuncia come l’evento culturale dell’anno, non solo per Torre Annunziata ma per l’intera regione Campania e, senza peccare di presunzione, anche per l’Italia. Perché ammirare quei reperti significherà riscoprire parte di quell’immenso patrimonio storico-culturale di cui è dotato il Paese.
Intanto, procedono alacremente i preparativi. Nei giorni scorsi, il Comune di Torre Annunziata ha indetto il bando, con lo strumento del cottimo fiduciario, per i lavori urgenti da realizzare nella storica sede comunale. Importo complessivo a base d’asta poco più di 106 mila euro. Appalto aggiudicato alla ditta Riccio Costruzioni srl, che già si è occupata della manutenzione straordinaria degli edifici comunali. Gli interventi, che inevitabilmente dovranno attuarsi prima del 31 gennaio, riguarderanno il ripristino delle sale del primo piano e del chiostro, l’abbattimento delle barriere architettoniche e l'installazione dell'ascensore.
Affidati anche i servizi per la vigilanza notturna, il trasporto delle opere e l’allestimento dei reperti e delle sale, nonché quelli per la piattaforma web attraverso la quale gli utenti potranno essere informati sulla mostra, e per la pubblicizzazione dell’evento con brochure e manifesti.
Uno sforzo enorme, in termini di risorse umane ed economiche, profuso dall’Assessorato alla Cultura e dagli uffici comunali, per rendere finalmente fruibile al pubblico un pezzo di Storia, della nostra Storia.
(da TorreSette dell'8 gennaio 2016)