A cura della Redazione
Grande fermento intorno allorganizzazione di una grande manifestazione cittadina da parte del movimento dei disoccupati di Torre Annunziata, a cui si aggiungerebbero i lavoratori espulsi dal ciclo produttivo di Metalfer, Metecno, Aquila Prefabbricati e Comes. La stessa amministrazione comunale potrebbe aderire con consiglieri e assessori per sensibilizzare le istituzioni sovracomunali (Prefettura, Regione, Provincia) sul grave problema dellemergenza lavoro sul nostro territorio.
Intanto, la seduta del consiglio comunale di giovedì 19 novembre, anche se non è mai sfociata in episodi di inciviltà, si è svolta in un clima surriscaldato. Gli spalti dellaula consiliare erano stipati di disoccupati e lavoratori espulsi dal ciclo produttivo. Esposti gli striscioni della Metalfer, della Metcno, dellAquila Prefabbricati, della Comes, della BTicino, oltre a quelli dei disoccupati di Torre Annunziata. Venticinque consiglieri comunali presenti su trentuno e il consiglio poteva regolarmente iniziare. Primo dato: nessuno dei politici invitati, assessori regionali e provinciali, erano presenti. Tutti impegnati per questioni si spera - ben più importanti. Assenti anche i rappresentanti delle organizzazioni sindacali che, però, facevano pervenire un documento che veniva letto in aula dal presidente del consiglio.
La seduta si apriva, così, con la relazione dellassessore alle Attività Produttive Antonio Gagliardi, che partiva da un dato allarmante: 11.437 iscritti allUfficio di Collocamento di Torre Annunziata a fronte di una popolazione attiva di 28.879 unità, con un tasso di disoccupazione, quindi, del 39,6 per cento. Prendendo a riferimento gli ultimi cinque anni, dal 2004 al 2008, lassessore poi faceva notare come il numero degli iscritti allUfficio Collocamento fosse aumentato progressivamente, nonostante una diminuzione della popolazione. Infatti, nel 2004 gli iscritti erano 9.238; nel 2005 oltre 600 in più, 9.862; nel 2006 solo 66 nuovi iscritti, pari a 9.928; nel 2007 10.013; nel 2008 un forte balzo in avanti con 11.437 iscritti.
Ma quali sono ora le prospettive per i giovani disoccupati torresi? Noi stiamo facendo per intero la nostra parte ha affermato lassessore -, ma senza lintervento della Regione e dello Stato da soli non ce la possiamo mai fare. Torre Annunziata ha una grande potenzialità occupazionale, ma i progetti per creare nuovi posti di lavoro (Pompei 2000 e la Cittadella commerciale, ndr) tardano a decollare. Contiamo molto sulla Zona Franca Urbana ha continuato Gagliardi -, unattrattiva allettante per chi vuole investire nella nostra città, con sgravi fiscali e contributivi per 14 anni. Inoltre, proprio oggi la giunta ha deliberato un pacchetto di proposte per facilitare gli insediamenti produttivi a Torre. Ma la nostra attenzione ha concluso va anche verso i lavoratori espulsi dal ciclo produttivo per la scarsa serietà degli imprenditori che sono venuti ad investire sul nostro territorio. Hanno poi preso la parola i rappresentanti dei diversi gruppi presenti alla seduta, dai disoccupati ai lavoratori in mobilità, entrambi fortemente preoccupati per il loro futuro. Successivamente è iniziato il dibattito politico, con gli interventi dei capigruppo dellIdV (Raffaele De Stefano), dellUdC (Mimmo De Vito), del PD (Francesco Donadio), dellUdeur (Angelo Stanzione), di Sinistra e Libertà (Andrea Fiorillo). Ha concluso, il sindaco Giosuè Starita. Lo sforzo delle forze dellordine di riportare la normalità a Torre Annunziata ha affermato , non deve essere vanificato. Ora più che mai bisogna fare tutto il possibile per creare nuova occupazione nel nostro territorio. Torre Annunziata dovrà diventare una priorità nellagenda politica delle istituzioni sovracomunali, Regione e Governo. Il Consiglio Comunale dovrà redigere un documento politico - ha concluso Starita - nel quale sarà chiesto un tavolo tecnico per affrontare lemergenza lavoro nella nostra città e per definire un programma di interventi a sostegno delloccupazione.
ENZA PERNA
dal settimanale TorreSette del 27 novembre 2009