A cura della Redazione
L´AQUILA - Le scosse di terremoto non si fermano - la più intensa di ieri alle 22.17, di magnitudo 4.1 - ma procedono gli accertamenti sull´agibilità delle case, mentre l´inchiesta della magistratura sull´accertamento delle eventuali responsabilità muove i primi passi e trova i primi testimoni pronti a farsi ascoltare dalla procura. Intanto oggi è attesa all´Aquila il ministro dell´Istruzione Mariastella Gelmini: il calendario scolastico dell´Abruzzo, sconvolto dal terremoto, prevede che le scuole riaprano il 16 aprile.
Per il capoluogo dovranno funzionare strutture di emergenza come le tende, ma anche in alcune aree delle altre province abruzzesi il rientro a scuola è in forse a causa delle verifiche necessarie a garantire l´agibilità degli istituti. All´Aquila nella giornata di ieri, tra le abitazioni sottoposte a verifica, la quota degli alloggi non più agibili é salito dal 30% al 53%: in media una su due di quelli controllati. Complessivamente, anche oggi, saranno 1.500 i tecnici al lavoro per compilare le schede da sottoporre alla valutazione della protezione civile.
L´ obiettivo, per il presidente della Regione Gianni Chiodi, è far lasciare le tende e gli alberghi agli sfollati prima dell´arrivo dell´inverno. Nel frattempo la procura della Repubblica dell´Aquila si prepara ad ascoltare i primi testimoni: tra questi Carmela Tomassetti, la 23enne fuggita allarmata dalla casa dello studente una settimana prima del sisma. L´altro edificio toccato dall´inchiesta è l´ospedale San Salvatore, i cui pilastri sarebbero stati realizzati senza staffatura. Anche dagli accertamenti sulle macerie sequestrate e custodite in un capannone si attende delle risposte il procuratore Adriano Rossini che pure ieri ha rinnovato la sua messa in guardia sul rischio di infiltrazioni mafiose nella ricostruzione.