A cura della Redazione
Erano in tanti ad assistere alla proiezione del film Fortapàsc su Giancarlo Siani. Gremita la sala del cinema Politeama che ha ospitato il dibattito sulla pellicola del regista Marco Risi organizzato dallAssessorato alla Cultura del Comune di Torre Annunziata. Cittadini, studenti, politici e membri della carta stampata hanno partecipato, con vivo interesse ed emozione, alla giornata che potremmo definirila il Giancarlio Siani day. Un grande applauso ha accolto larrivo del regista Marco Risi e lattore che ha interpretato Siani, il bravo Libero De Rienzo. Innanzitutto, lintento di questa iniziativa è quello di ricordare il giovane cronista del Mattino assassinato il 23 settembre 1985 dalla camorra. Noi tutti gli rendiamo omaggio e lo ringraziamo per tutto quello che ha fatto. Con queste parole ha esordito Ermanno Corsi, giornalista e moderatore del dibattito che ha avuto inizio subito dopo la conclusione del film. Sul palco, oltre a Risi e De Rienzo, erano presenti il magistrato Armando DAlterio, della Direzione Distrettuale Antimafia, il sindaco Giosuè Starita, lassessore Maria Elefante e la giornalista de Il Mattino Donatella Trotta. La vittoria sulla camorra, qui a Torre Annunziata come nel Napoletano, non è ancora completa - ha dichiarato Ermanno Corsi -, anche se bisogna dare atto alle forze dellordine e alla magistratura del lavoro fin qui svolto. Sulla stessa lunghezza donda il giudice DAlterio: Per lomicidio di Giancarlo Siani sono state condannate sette persone. Tuttavia, è stato solo a partire dai primi anni 90 che si è potuto, attraverso le indagini, scoprire che ciò che Giancarlo aveva documentato nei suoi articoli era vero. Questo perché negli anni in cui viveva Siani, non esistevano strumenti investigativi come lutilizzo dei pentiti e lo stesso pool antimafia, strumenti introdotti grazie a Giovanni Falcone. Molto sentito e commosso lintervento di Donatella Trotta: Per me è un onore essere qui questa mattina. Giancarlo, come me, aveva iniziato a lavorare in nero ed era ad un passo dalla firma del contratto. Ma, purtroppo, non è riuscito a realizzare il suo sogno. Il mio rammarico è quello di non averlo conosciuto, anche se avevo sentito tanti colleghi parlare di lui. Questo film - conclude - ha dato voce alla ricerca della verità. E Giancarlo era un assiduo e testardo amante della verità. A prendere la parola, poi, il regista Marco Risi: Torre Annunziata si è sentita responsabile dellomicidio di Siani per colpa di qualcuno, e non di tutta la città. Spero che questo film serva a cambiare le cose. Lassessore Maria Elefante è intervenuta asserendo con forza il cambiamento profondo che sta attraversando la nostra città: Torre sta cambiando e lo sta facendo anche grazie allimpulso della cultura e attraverso le politiche dellintera amministrazione comunale volte al ripristino della legalità. Infine, il sindaco Giosuè Starita ha ringraziato tutti colro che hanno partecipato a questa giornata: Cè tanta partecipazione e questo è un buon segnale. La presenza dei giovani è un monito importante per noi amministratori di fare meglio e di più per risollevare le sorti di questa città. Il recupero di Torre Annunziata passa per la capacità della nostra comunità di fare sistema, interagendo con la politica e le forze dellordine. Solo così riusciremo a non essere soli nella lotta alla camorra. Quella solitudine che, purtroppo, condannò Giancarlo Siani alla morte.
Questo, il resoconto degli interventi dal palco del Politeama. Una giornata intensa ed emozionante, conclusasi con il dono di una targa ricordo dellAmministrazione a Libero De Rienzo, lattore che ha fatto rivivere sul grande schermo gli ultimi istanti di vita di Giancarlo Siani, un testimone, più che un martire, della verità. Alla fine, non sono mancati dei fuori programma che hanno animato la discussione, ma gli applausi del pubblico hanno saputo dare il giusto tributo a chi, come Giancarlo, ha perso la vita a soli 26 anni cercando di svolgere nel modo migliore quello che aveva sempre desiderato fare: il giornalista che amava raccontare la verità.
(Nella foto, il regista Marco Risi, il sindaco Giosuè Staria e l´assessore Maria Elefante)
DOMENICO GAGLIARDI
FOTO GALLERY
Ecco il testo della targa consegnata dal Comune di Torre Annunziata a Libero De Rienzo, l´attore che ha interpretato Giancarlo Siani nel film "Fortapàsc".
Alla memoria di Giancarlo Siani
Il film Fortàpasc di Marco Risi fa rivivere sullo schermo i giorni più bui del recente passato di Torre Annunziata. Con rinnovato dolore per la tragica fine del giovane Giancarlo Siani, nella convinzione che la memoria del passato sia di monito per il presente, la città dedica allattore Libero De Rienzo che realisticamente impersona Giancarlo Siani, la musa Clio, ricordando che Le muse Oplontine sono fuggite da qui
sono andate via coprendosi il volto, per non vedere lo scempio, da quando un giovane, loro figlio, Giancarlo Siani (anche la scrittura che ha per oggetto la storia ha la sua musa, Clio) ha versato il suo sangue per aver cercato la verità. (M. Elefante, Aspettando Clio, Eidos 2006, p.109)
Citta di Torre Annunziata