A cura della Redazione
Questione "canone di depurazione", il Codacons all´attacco. L´associazione dei Consumatori di Torre Annunziata avvia una procedura legale nei confronti della Gori, il gestore delle risorse idriche sul territorio. La Società è stata citata in giudizio per aver addebitato nelle bollette il canone di depurazione, un corrispettivo che, in base ad una sentenza della Corte Costituzionale, la n.335 del 10 ottobre 2008, risulta illegittimo in quanto gli impianti di depurazione (nello specifico, quello di Castellammare di Stabia, nella foto) sull´area torrese sono inattivi. Si tratta, dunque, di una cifra indebitamente pretesa ai danni degli utenti. Pertanto, il Codacons ha fatto richiesta di un risarcimento pari a 150mila euro. E´ stato un atto dovuto - spiega l´avvocato Nicola Donadio, presidente del Codacons Torre Annunziata - meditato nel tempo in quanto abbiamo diffidato in numerosi occasioni la Gori S.p.A. a ristorare le legittime istanze degli utenti dellarea Torrese- Boschese senza addivenire alle vie giudiziarie. La Gori, invece, perpetrando nel suo atteggiamento di indifferenza quanto noncuranza per i diritti ingiustificatamente lesi degli utenti tutti, ci ha costretti ad istruire quella che si preannuncia una vera e propria imponente azione collettiva a dispetto dellennesimo slittamento della Class Action al Giugno 2009 effettuato dal decreto mille proroghe in questi giorni approvato.
La vicenda è balzata anche alle cronache nazionali nella trasmissione "Mi manda Rai Tre" in cui l´avvocato Carlo Rienzi, presidente nazionale del Codacons, ha più volte sottolineato l´ingiusta tassa applicata dalla Gori.