Un progetto serio, che in 5-10 anni farà tornare il Savoia, squadra calcistica di Torre Annunziata, ai vertici dei campionati professionistici.
Manifesta tutto il suo entusiasmo per questa nuova avventura il Principe Emanuele Filiberto di Savoia, erede della Casa Reale e "garante" di questa iniziativa imprenditoriale che proietterà il club che porta il nome dei Reali e lo scudo sabaudo cucito sulla maglia su palcoscenici più consoni al suo blasone e alla sua ultracentenaria storia, iniziata nel 1908 e proseguita fino ai giorni nostri. "Mi ha sempre stupito e affascinato che la denominazione sia stata mantenuta anche dopo il referendum del '46 (con cui gli italiani scelsero la Repubblica, ndr)", ha esordito il Principe.
Emanuele Filiberto è giunto a Torre Annunziata per presentare questo suo progetto, circondato da un gruppo di lavoro, se così possiamo definirlo, composto dall'imprenditore e manager Nazario Matachione, e da altri consulenti ed esperti nel settore legale e finanziario. Accanto a loro, il supporto di una azienda del territorio come la GIVOVA di Giovanni Acanfora, brand internazionale di abbigliamento sportivo e sponsor tecnico di diverse squadre.
Un programma, dicevamo, ambizioso quello descritto: in 4-5 anni la Serie C (attuale Lega Pro) e poi la Serie B, già disputata dai biancoscudati nella stagione 1999/2000 (presidente era Moxedano). Da allora, solo delusioni, tra fallimenti societari, retrocessioni e cambi continui di proprietà, fino all'attuale militanza nel campionato di Eccellenza campano. Ad oggi, il titolo del club è stato ceduto dall'ultimo "titolare", Mario Pellerone, gratuitamente ai tifosi. In sostanza, il Savoia non ha una proprietà e una dirigenza in grado di assicurargli un futuro.
E qui che si innesta la discesa in campo del Principe che, dopo aver sentito le ultime notizie sulle ingerenze della camorra nel club, attraverso richieste di pizzo per le quali sono in corso le indagini della magistratura, ha deciso di intervenire. "Il tempo è giunto - ha dichiarato ancora -. Quello che voglio fare, però, non è solo risollevare il Savoia Calcio ma dare un segno che si può far qualcosa qui, a Torre Annunziata, creando un'accademia per i giovani, toglierli dalla strada e renderli protagonisti nel mondo del calcio. Conto sui cittadini e i tifosi affinché mi diano una mano, la forza per far sì che ciò possa avvenire".
In ultimo, il Principe è stato categorico: "Sull'acquisizione del club stiamo valutando ancora alcuni aspetti. A titolo gratuito o non gratuito, lo prendiamo".
LE DICHIARAZIONI DEGLI ALTRI PROTAGONISTI
"Noi faremo il calcio a Torre Annunziata”, ha detto il manager Nazario Matachione, coordinatore della nuova holding. "Abbiamo messo in campo una squadra di professionisti che dovrà tutelare la società. Dopo ciò che è accaduto di recente, la nostra unica idea è che tutte le persone che sono state nel Savoia Calcio negli ultimi 3 anni stiano lontani dalla società. Sulle maglie deve tornare lo stemma originale dei Savoia, perché ora ci sarà una società davvero reale grazie al Principe Emanuele Filiberto. Siamo in attesa della relazione ufficiale sullo stato di salute della società poi presenteremo una nostra offerta ufficiale per l'acquisizione del titolo del Savoia Calcio 1908. Nel frattempo, siamo già al lavoro con Stefano Cirillo e la sua Scuola Calcio Azzurri di Torre Annunziata per creare un grande vivaio, una scuola calcio con lo stemma della Casa Reale di Savoia. Una società che lavorerà in ambito imprenditoriale con tutti gli strumenti e le agevolazioni per chi investirà nel progetto, ma sarà anche attiva nel sociale. Abbiamo già pensato a borse di studio per i talenti che superano i provini ma che hanno situazioni economiche non agiate alle spalle, per sostenerli nel loro percorso di crescita sportiva. Un progetto di ampio respiro che guarda alle immense risorse che offrono Torre Annunziata, il suo comprensorio e tutto il Sud Italia”.
Per il presidente della Holding Casa Reale SpA, che controllerà il club e le sue attività, Marcello Pica, “il progetto è ambizioso, ognuno di noi è pronto a fare la propria parte. L’intenzione è offrire un’opportunità concreta ai giovani e dargli la possibilità di emergere. Non sarà calcio, ma un impegno sociale e imprenditoriale per il territorio”.
Marco Limoncelli, presidente Banco Preziosi Nazionale SpA, si occuperà anche di tutti gli aspetti finanziari legati alla campagna di crowdfunding. “Il nostro progetto parte da un livello diverso - afferma Limoncelli -. Tra i vari interventi operativi c'è il calcio, ma guardiamo all'ambito finanziario in generale e abbiamo importanti partner istituzionali. Tra questi, ci sarà Mastercard, con un progetto di conto-carta, che servirà a coordinare anche l'apertura di conti che avranno come nome “Casa Reale”, con l'obiettivo di recuperare un capitale sociale importante, per poi restituire agli investitori sotto forma di azioni e dare lustro alla società. Il primo passo sarà quello di salvare il Savoia Calcio 1908, come affermato dal Principe Emanuele Filiberto, ma allo stesso tempo di dotarlo di solidità finanziaria per restituire una squadra competitiva ai tifosi”.
Fotogallery di Salvatore Gallo