Simona Tagli, tra le protagoniste della diciassettesima edizione del Grande Fratello, ha scritto una lettera al settimanale Di Più la cui destinataria era Beatrice Luzzi, con la quale, all’interno della Casa di Cinecittà, aveva instaurato una forte amicizia.
"Beatrice che delusione. Non posso iniziare in un altro modo questa lettera. Sicuramente avrei potuto scriverti un messaggio oppure chiamarti in privato, ma ho deciso di mostrare al pubblico ciò che penso di te. Ho preferito quindi scegliere la platealità di una lettera pubblica, nel rispetto di tutte le persone che si sarebbero aspettate un proseguimento del nostro rapporto, della nostra amicizia anche fuori dalla Casa, e questo, per coerenza, visto che tu stessa ne avevi parlato tanto. Ma ormai l'ho capito, tu sei tutto e il contrario di tutto. Lo hai abbondantemente dimostrato, dato che tutti ti hanno visto tornare sui tuoi passi anche con chi ti ha offeso e tradito. Mi riferisco ovviamente a Giuseppe Garibaldi”.
E ancora: “Poi nelle ultime settimane nella Casa tu ci sei ‘ricascata’ di nuovo, gli hai voluto dare un'altra possibilità, tutti noi abbiamo un punto debole e anche se ho cercato di metterti in guardia su di lui, ho rispettato le tue scelte. Mai mi sarei aspettata, però, che una volta fuori, avresti preferito portare avanti un rapporto con una persona cosi altalenante nei tuoi confronti e mettere da parte la nostra complicità che inizialmente mi sembrava così forte. Dopo tre mesi dalla fine del Grande Fratello, infatti, vedo che stai ancora cavalcando ‘l'onda Garibaldi’ perché probabilmente hai capito che funziona. Ogni tanto fai una foto con lui, ogni tanto lo vedi, tenendolo però sempre a debita distanza ovviamente. Della nostra amicizia, invece, non c'è più traccia”.
Simona Tagli ha rivelato che in questi mesi Beatrice Luzzi si è limitata a scriverle solo “messaggi fugaci e formali”: “Così, ho finalmente capito che quella persona che tanto stimavo all'interno della Casa, mentre tutti l'attaccavano e cercavano di mettere all'angolo e con cui credevo di potere costruire un'amicizia anche fuori, ecco quella persona non esiste più, o forse non c'è mai stata. In tutto questo tempo, ti sei limitata a inviarmi un paio di fugaci messaggi, piuttosto formali e quasi a giustificarti, una volta hai scritto: ‘Fra un po' riuscirò a mettere la testa anche sulla nostra amicizia’. Ma quale grazia concessa. Sai bene che queste sono solo parole vuote, chiacchiere che sei abituata a fare quando cerchi di insultare l'intelligenza altrui. Che ti piaccia o no adesso volto pagina. Nulla di personale ti auguro tanta fortuna”.