Lo scorso anno, Mida ha provato a partecipare alle selezioni di Sanremo Giovani, ma quell’esperienza si è conclusa con un nulla di fatto. Tuttavia, il no di Amadeus gli ha poi aperto le porte della scuola di Amici.
Nel daytime andato in onda ieri, il cantante, ricordando quell’esperienza poco fortunata, è scoppiato a piangere sostenendo di essere terrorizzato all’idea di un nuovo fallimento, ovvero quello di non riuscire a raggiungere la finale del talent show di Maria De Filippi. Tutto è nato quando ha scoperto il tema del guanto di sfida con Holden proposto da Lorella Cuccarini: il riarraggiangiamento di Nessuno mi può giudicare di Caterina Caselli.
“Volevo capire le modalità del guanto, non mi sembra una cosa che mi metta molto a mio agio. A me sembra quasi più equo verso Holden. Viene chiesto di riarrangiare il brano e Holden lo stimo tanto a livello musicale, so di cosa è capace con le produzioni, io non faccio le produzioni”, ha detto Mida. La preoccupazione del cantante è quella di perdere il guanto di sfida contro Holden perché l’allievo di Rudy Zerbi, al contrario suo, è un produttore ed è avvantaggiato in questa prova.
Il commento di Lorella Cuccarini
“La mia sensazione è che ti sottovaluti. Se perdiamo il punto chi se ne frega. Questa cosa è divertente, puoi fare molto bene. Hai un periodo in cui non riconosci le tue qualità, vedi solo le cose che non vanno e non quelle che vanno. Stai implodendo, hai un’ansia da prestazione nei confronti di tutto che non ti godi il percorso. Metti sempre in evidenza le critiche ma mai le cose belle. Perché non cambi sto cervello?”.
Mida ricorda l'esperienza a Sanremo Giovani
“Non arrivare in finale per me sarebbe il ripetersi dell’insuccesso. Quando sono andato anno scorso a Sanremo Giovani pensavo di arrivare sul palco di Sanremo, di avere le capacità. Quella cosa è stata devastante. Ho dovuto ricominciare da capo. Guardare in faccia quelli che credevano in me. Quando non sono riuscito ad ottenere quella roba là ero distrutto. Sono convinto di avere qualcosa, per una volta voglio che una cosa vada bene. Non voglio che mi venga regalata, lavoro come un matto per ottenerla”. […] “Sento il peso di dimostrare alle persone che credono in me di crederci come ci credo io. Sono terrorizzato”.