Dopo giorni di indagini adesso è arrivata la conferma. La Procura di Milano ha aperto un fascicolo per truffa aggravata nei confronti di Chiara Ferragni sul cosiddetto “Pandoro-gate”. La notizia arriva nello stesso giorno in cui la Guardia di Finanza ha acquisito le carte dell’azienda dolciaria: i finanzieri cercavano le prove della comunicazione via email tra l’imprenditrice digitale e i vertici aziendali.

Chiara Ferragni era testimonial di Balocco: attraverso la pubblicità avevano lasciato intendere che acquistando il pandoro a firma di entrambi si sarebbe sostenuta la ricerca sull'osteosarcoma e sarcoma di Ewing permettendo così all'ospedale Regina Margherita di Torino di comprare un nuovo macchinario, ma in realtà la somma era stata già stanziata. Tempistiche che non tornano e che quindi ha portato la Procura a parlare di truffa.