Non sembra voler giungere alla conclusione la “guerra” tra Gianluca Benincasa ed Antonella Fiordelisi.
Lo scorso ottobre, dopo la pubblicazione del romanzo in cui parla anche dell’influencer campana dal titolo “Le corna di una vittima”, l’imprenditore campano aveva svelato le chat avute con l’ex concorrente della settima edizione del Grande Fratello Vip risalenti a poche ore prima dell’ingresso di qust’ultima nella Casa più spiata d’Italia.
Il contenuto delle chat
“Farò del mio meglio, mancano pochissime ore e so che non ci vedremo almeno per un mese, o quattro/cinque, forse saranno di più o forse no… Ti chiedo, però, di non stare male per me, ma di pensarmi, pensare al mio obiettivo, ai tuoi e al nostro successo. Io ti avrò sempre in mente, ricordalo e cercherò di non farmi condizionare dalla grande bolla di cui tutti parlano. Prego che mi verrai a trovare qualche volta a farmi una sorpresa o ad attaccarmi (è la stessa cosa), basta che ci vediamo… Spero che sarai uguale e non cambiato, deluso, dispiaciuto o inca**ato… Voglio che mi amerai sempre e che mi aspetterai. Io devo solo far parlare di me e restare fino alla fine di tutto il programma e metterò in gioco tutte le carte che servono. Altrimenti potrò essere sola contro tutti. Ti amo e non vorrei perderti per nessuna altra cosa al mondo, anche se penserai che lo stia facendo amore mio, la realtà sarà sempre fuori”.
Ma l’astio di Gianluca Benincasa è rivolto in particolare ai genitori di Antonella Fiordelisi, i quali lo scorso anno lo hanno denunciato impedendogli di entrare nella Casa di Cinecittà. Nelle ultime ore, alcuni follower hanno riportato all’imprenditore campano che i parenti dell’ex vippona lo stessero offendendo. “A parte i direct intasati (e a me non interessa questo), spero che sia chiaro che il finto perbenismo e la manipolazione del vittimismo, siano solo alcune delle caratteristiche di questi idioti (tutta la family), che anche in questo periodo stanno dimostrando tutta la loro povertà d’animo. Screditare e frecciare vi ho sempre detto che non vi conviene”.