Lo scorso 28 ottobre è morto all’età di 54 anni Matthew Perry, la star di Friends. Oggi, il Dipartimento di Medicina Legale della Contea di Los Angeles, ha fornito i risultati dell’autopsia condotta sul corpo dell’attore, che è stato trovato privo di vita nella piscina di casa sua.
La causa del decesso potrebbe essere dovuta ad un eccessivo uso della ketamina, usata come terapia: “Un trattamento sperimentale usato per curare la depressione e l’ansia” che ne ha causato l’annegamento.
La quantità di ketamina rilevata e usata dall’attore quella sera “sarebbe sufficiente a fargli perdere conoscenza e a fargli perdere la postura e la capacità di tenersi in acqua”, ha dichiarato il dottor Andrew Stolbach, medico tossicologo della Johns Hopkins Medicine, che ha esaminato il rapporto dell’autopsia su richiesta dell’Associated Press.
Matthew Perry, nel sangue anche tracce di buprenorfina
“L’uso di farmaci sedativi in una piscina o in una vasca idromassaggio, soprattutto quando si è da soli, è estremamente rischioso e, purtroppo, in questo caso è stato fatale”. Secondo il rapporto, l’attore aveva fatto uso di droghe in passato, ma “risultava pulito da 19 mesi”. Oltre la ketamina nel sangue di Matthew Perry è stata trovata anche la buprenorfina, comunemente usata per la dipendenza da oppioidi. Anche questa, secondo il medico che ha fatto l’autopsia, potrebbe aver contribuito al problema respiratorio.