Si aggrava la posizione di Chiara Ferragni. E’ di ieri la notizia che l’Antitrust ha comminato una multa di 1 milione di euro alla società che fa capo all’imprenditrice digitale per “pratica commerciale scorretta” dopo l’iniziativa del Pandoro Balocco griffato. La moglie di Fedez avrebbe lasciato intendere ai consumatori, che il ricavato delle vendite del pandoro sarebbe stato destinato a un'iniziativa benefica a favore dell’Ospedale Regina Margherita di Torino.
In queste ore, è intervenuto anche il Codacons che denuncia Chiara Ferragni "per truffa aggravata a danno dei consumatori" e chiede l'intervento della Guardia di Finanza.
Il Codacons denuncia Chiara Ferragni
Nella nota diffusa da Codacons si legge: "Chiara Ferragni sarà chiamata a rispondere del possibile reato di truffa aggravata, con la richiesta di porre sotto sequestro i conti delle sue società a tutela delle azioni di rivalsa da parte dei consumatori che hanno acquistato il pandoro ‘griffato'". L'associazione comunica che lunedì 18 dicembre presenterà "un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia affinché valutino l’apertura di una indagine per possibili profili penali a seguito della sanzione inflitta dall’Antitrust".
Il comunicato, poi, ripercorre i passaggi più critici del provvedimento e aggiunge: “Riteniamo gravissimo sfruttare un tema delicato come i bambini malati di cancro e la beneficenza per attività commerciali tese unicamente a determinare guadagni per società private. Una campagna, quella di Balocco e Ferragni, che potrebbe aver ingannato la buona fede dei consumatori, modificando le loro scelte economiche e portandoli a spendere soldi nell’errata convinzione che il ricavato delle vendite sarebbe andato a una struttura sanitaria. È già la seconda volta che le iniziative di solidarietà dei Ferragnez sono coinvolte da provvedimenti dell’Antitrust: nel 2020 la piattaforma Gofundme usata da Fedez e Ferragni per la raccolta fondi in favore dell’ospedale San Raffaele fu multata con 1,5 milioni di euro per i costi occulti a carico dei donatori. Alla luce dei gravi rilievi mossi dall’Antitrust, il Codacons presenta quindi un esposto a 104 Procure della Repubblica di tutta Italia, chiedendo di valutare gli estremi per l’apertura di indagini sul territorio tese ad accertare la possibile fattispecie di truffa aggravata a danno dei consumatori legata alla vendita del pandoro Balocco griffato Ferragni, sulla base dell’art. 640 del Codice penale secondo cui ‘Chiunque, con artifizi o raggiri, inducendo taluno in errore, procura a sé o ad altri un ingiusto profitto con altrui danno, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa da euro 51 a euro 1.032’, pena che sale fino a 5 anni di reclusione nel caso di aggravanti previste dal Codice".
La nota si conclude con una richiesta alla Guardia di Finanza di sequestrare i conti delle società di Chiara Ferragni "allo scopo di garantire le azioni di rivalsa dei consumatori che hanno acquistato il pandoro incriminato, consumatori che, in presenza di scontrini o documentazione attestante l’acquisto, possono avvalersi dell’associazione dei consumatori (inviando una mail all’indirizzo info@codacons.it ) per intentare causa all’influencer".