Il nome di Cinzia Th Torrini, regista di Elisa di Rivombrosa, è tornato prepotentemente d’attualità grazie alla querelle tra Beatrice Luzzi e Jane Alexander in merito al ruolo di Lucrezia Van Necker.
"A Beatrice non è andato giù che non l'abbia scelta"
“Beatrice Luzzi non la considerai per Elisa di Rivombrosa, credo non le sia andato giù – ha dichiarato a TAG24 -. La lettera e quanto detto da Jane è tutto vero, le ho anche spiegato chi erano le altre due artiste arrivate ai casting finali. Non è vero quanto dichiarato da Beatrice. Io i provini li faccio in prima persona e per quel ruolo ne ho viste 150, e lei non era tra la rosa di quelle che avevo scelto. Credo che a lei non sia andato giù non aver fatto Elisa di Rivombrosa, la sua è stata una polemica fuori luogo e che avrebbe potuto evitare.
Molti attori vengono doppiati da altri perché spesso non possono ridoppiarsi per motivi di lavoro, in quel caso l’accento di Jane non andava bene per il personaggio e quindi abbiamo optato per quella soluzione”.
Ogni film ha una sua stellina e quella di Elisa di Rivombrosa non si è spenta dato che è senza tempo. È diventato un classico perché tutti ci abbiamo messo tantissima passione, poi anche per il messaggio ovvero che l’amore vince su tutto. Tutti gli attori e le attrici hanno fatto carriera, dai più piccoli come Cesare Bocci a Luca Ward fino ai grandi perché è facile citare Vittoria e Alessandro.
C’era grande professionalità e grande chimica. Una sintonia tra tutti i reparti e tutti gli attori, qualcosa che richiede un tempo di lavorazione. Penso al lavoro minuzioso sulla fotografia e sui costumi fatti a mano, oggi si corre molto di più. Penso che sarebbe sbagliato fare un remake o un sequel. Io non ero neppure d’accordo con il due, avrei voluto fare un’altra storia con gli stessi attori molto amati. Oggi non funzionerebbe riprendere quella storia”.