Nel febbraio 2021, Alda D’Eusanio venne espulsa dal Grande Fratello Vip per aver dichiarato che il compagno di Laura Pausini, Paolo Carta, fosse colpevole di violenza domestica nei confronti della cantante. La coppia l’ha querelata e il nome della conduttrice, abbandonata la Casa di Cinecittà, è finito nell’oblio.

Sono ancora ferita e indignata – ha dichiarato a TAG 24 -. Essere cacciata in quel modo, in pantofole, quasi in pigiama, senza darmi la possibilità di rientrare nella casa, di notte, mandata via, espulsa in quella maniera, senza darmi l’opportunità di spiegare o di salutare gli amici di percorso, di chiedere scusa pubblicamente. Sono stata cacciata via e annullata da qualunque programma. È stato imposto addirittura agli altri ragazzi interni alla casa del Grande Fratello di non nominarmi più, come se io non fossi mai esistita”.

"Se resta Signorini non cambia molto"

Alda D’Eusanio sta seguendo il nuovo corso anti trash del Grande Fratello, e ha commentato la linea imposta da Pier Silvio Berlusconi: “Il mutamento di Mediaset, nel cercare di ‘ripulirlo’, diciamo così, dal trash eccessivo, sì, questo un po’ me l’aspettavo. Anche se, lasciando Signorini a fare il conduttore del Grande Fratello, non è che cambia molto. La scelta di dare a Mediaset una faccia un pochettino più presentabile la condivido, perché negli ultimi anni, soprattutto il Grande Fratello, è diventato un qualcosa di inguardabile, per quanto riguarda proprio la volgarità. Per cui modificarla era necessario. Però, non è che tu modifichi o dai a un programma un aspetto un po più rispettabile, mettendoci semplicemente Cesara Buonamici come opinionista, devi cambiarlo dalla testa”.

L'addio di Barbara D'Urso a Mediaset

Infine, sull’addio di Barbara D’Urso a Mediaset: “No, non me l’aspettavo in modo così deciso, penso che il trattamento alla D’Urso sia stato un trattamento un po’ troppo ‘violento’. Non so poi i fatti come siano andati, però bisogna considerare che la D’Urso ha fatto molto con Mediaset, ha lavorato per tanti anni, ha portato tanti numeri, quindi da professionista io vedo quello che un professionista, un collega, ha reso e, il modo di trattarla, cioè cacciarla via così, l’ho trovato un po’ troppo duro. Una cacciata un po’ dura, un fine rapporto non consensuale”.