Nina Moric rompe un lunghissimo silenzio con un’intervista al settimanale Oggi, in cui racconta per la prima volta la sua rinascita dopo gli anni bui vissuti tra esagerazioni, gossip e abusi.
“Oggi ho la consapevolezza di valere. Ho perdonato i miei errori. Non direi rinata ma ‘rigenerata’. Perché dà l’idea di un processo. E perché rinascita sa di resurrezione, e io non sono mai morta. Anche se ci sono andata vicino… Sono finita in codice rosso all’ospedale. Ho rischiato… La vera ferita è che in 20 giorni non è venuto nessuno a trovarmi, tranne un amico”.
L’ex moglie di Fabrizio Corona spiega: “Ho lasciato la tv, che per me era tossica. E la tv era già un declassamento: io nasco come modella. Modella di livello internazionale”. Poi rivela i suoi esordi con Gianni Versace: “Andai a casa sua, in via del Gesù, dove faceva le prove finali. Dovevo fare pipì, mi persi, finii al secondo piano, nella stanza di Gianni, nel suo bagno privato. Quando uscii, me lo trovai davanti. Mi ordinò: ‘Walk!’ (Cammina, ndr). Credevo volesse cacciarmi, quindi gli ho risposto: ‘Va bene, mi scusi’. E Gianni: ‘Sfila!’. Lo feci. Mi disse: ‘Domani sei su tutte le mie tre sfilate: a mezzogiorno, alle 15 e alle 20’. Ho cominciato così, avevo 18 anni”.
“A marzo dell’anno scorso sono uscita dall’ultimo appartamento senza avere una meta. Non sapevo dove andare. Stavo per rinunciare a combattere, a cercare soluzioni. Stavo così male che avevo rinunciato persino alla disperazione. Mi hanno abbandonata tutti. Non punto il dito. Ma è da quasi cinque anni che non ho più gli affetti primari. I genitori, le sorelle, la famiglia”. E il figlio Carlos? “Mio figlio non è famiglia: è parte di me, siamo le due metà della luna, ce l’ho dentro. Ma è tanto che non lo vedo”.
Poi la via d’uscita: “Prima ho abusato di botulino e di acido ialuronico, ma è da due anni che non mi faccio punturine. Avevo il terrore di invecchiare, che è tipica del mio ambiente di prima. E non è solo una questione di vanità. È la paura di non lavorare più. Se ti fai vedere con le rughe, ti insultano. Se le combatti, le rughe, ti insultano lo stesso. Ero schiava di quel sistema malato. Ho cercato di stare a quelle regole. Poi ho detto basta”.