Durante l’ultimo mese e mezzo di messa in onda, il Grande Fratello Vip è stato investito da importanti cambiamenti che, tra le altre cose, hanno portato alla squalifica di due dei protagonisti indiscussi della settima edizione: Edoardo Donnamaria e Daniele Dal Moro (quest’ultimo è in causa con la produzione).

I vipponi furono ripresi per l’utilizzo di parolacce e bacchettati per gli outfit scelti durante le puntate in diretta. Conseguenza di ciò i toni si fecero più soft, si verificarono meno eccessi e, soprattutto, meno trash. Il cambio di rotta fu imposto da Pier Silvio Berlusconi, come svelato dallo stesso Alfonso Signorini: “Il nostro editore è intervenuto e ha manifestato il suo disappunto in maniera decisa per il mancato rispetto di certi limiti. Parlo di parolacce, atteggiamenti aggressivi e clima indecoroso”.

Durante la presentazione dei palinsesti Mediaset 2023-2024, l’amministratore delegato ha parlato dei reality e di certi limiti che non vanno superato. Berlusconi ha spiegato che il problema al Gf Vip non erano i tatuaggi, le scollature e le parolacce.

Le parole di Pier Silvio Berlusconi

I reality? Non impazziscom ma far finta di non vedere ciò che piace al pubblico, vuol dire non essere connessi alla realtà. Ma basta con vip e nip, termini terribili: torniamo alle storie. Penso che i reality siano inevitabilmente un pezzo della tv commerciale. Ci sono però limiti che non vanno superati. Tatuaggi, parolacce, scollature. Non era quello. Ci sono limiti che hanno a che fare con sensibilità e rispetto dei singoli. Ho visto una puntata e così non va bene: non è singolo episodio, dipende da come viene rappresentata una cosa e il contesto. Vorrei che gli autori si sforzassero di lavorare per raccontare storie senza eccessi. La colpa è sempre di chi fa il prodotto. Ci siamo distratti, la colpa è stata nostra”.