Gian Maria Sainato, ad alcuni giorni dalla finale de L’Isola dei Famosi, ha ripercorso la sua avventura nel celebrity survivor condotto da Ilary Blasi. Intervistato da Vanity Fair, l’ex naufrago è tornato a parlare della battuta omofoba di Marco Mazzoli nei suoi confronti, e che per tutta la permanenza in Honduras, lui e Paolo Noise facevano battuta sulla sua sessualità.
“Facevano battutine sulla mia sessualità. Loro si giustificavano dicendo che di battutine del genere le facevano da sempre ma io, avendo vissuto l'omofobia ai tempi della scuola, l'ho presa male: quelle battute hanno riaperto delle ferite mai guarite. Mi chiamavano ‘femminiello’, sfottevano il fatto che fossi bisessuale, mi dicevano che quasi sicuramente preferivo gli uomini”.
All’inizio, Sainato ha chiesto loro di smetterla di scherzare su questo aspetto della sua vita, e i due conduttori de Lo Zoo di 105 sembravano aver compreso, poi qualcosa è cambiato: “Erano parole che hanno risvegliato tanti dolori, ed è per questo che un giorno, quando eravamo in acqua, ho chiesto a Marco e Paolo di smetterla. Ho detto loro di scherzare su di me, ma non sul mio orientamento sessuale. All'inizio mi hanno abbracciato per chiedermi scusa ma poi, temendo che questo li facesse uscire male in trasmissione essendoci state le telecamere a filmare il nostro confronto, hanno cambiato atteggiamento”.
Durante la finale, quando Mazzoli si è rivolto a lui definendolo “donna”, non era di certo la prima volta. E nonostante la scusa da parte dello speaker radiofonico, la storia continua ad andare avanti: “Marco ha sbagliato, anche perché non era la prima volta che succedeva. Avevano ammesso di aver scherzato e mi avevano chiesto scusa: non volevo che passassero per omofobi, anche perché sono convinto che non lo siano. Mi avevano promesso che non lo avrebbero rifatto e io ho creduto alle loro parole ma purtroppo non è stato così, visto che qualche settimana dopo la storia si è ripetuta”.
Gian Maria Sainato ora si aspetta delle scuse: “Marco dice ora che io volevo farlo sembrare omofobo, ma io non invento le cose: ci sono le registrazioni che parlano da sé. Ho pianto dopo quella conversazione con lui. Mi aspetto delle scuse sincere”.