Continua il racconto del viaggio in Egitto di Selvaggia Lucarelli insieme al compagno Lorenzo Biagiarelli, attraverso Stories e post su Instagram.

Prima del ritorno in Italia, Selvaggia incontra un capo villaggio nubiano.

L’incontro con il capo villaggio e le sue belle storie

 Siamo andati su un’isola di fronte alla città di Aswan che si chiama Elephantine Island. Devo dire che questo tratto del Nilo è uno dei più suggestivi. Qui (foto sopra) ero a casa del capo villaggio nubiano - scrive nel post accompagnato da una foto -. Io volevo comprare una lampada a olio utilizzata durante la costruzione della diga di Aswan, lui mi ha detto qualcosa tipo: “Col cazzo che te la vendo”. L’ho stimato molto. Il coccodrillo non è stato maltrattato da me”.

La Lucarelli continua nel suo racconto: “Con dispiacere vediamo che ha in una vasca un cucciolo di coccodrillo. E’ ovviamente un’attrazione per i turisti e ci propone la foto con la bestiola. Ci rifiutiamo. Anche perché a dirla tutta non ci fidiamo molto della sua presa. La sua terrazza è comunque meravigliosa, piena di oggetti affascinanti. Dice di avere un orologio che vale 2 milioni di dollari. Se è un cazzaro, è comunque un cazzaro che racconta delle belle storie”.

Poi il desiderio di tuffarsi nelle acque del fiume ma afferma di avere paura dei coccodrilli. "In agguato però c’è un’insidia ben più pericolosa. E’ un parassita: lo Schistosomiasi, che penetra nella cute sana e provoca danni alla salute (è stato perfino trovato nelle mummie dei faraoni)", scrive Selvaggia.

Il viaggio della Lucarelli termina tra tramonti spettacolari e i resti di templi e antiche rovine.

Tutto bene allora? “L’unico punto debole della vacanza in Egitto – conclude Selvaggia – è il pressing dei venditori egiziani sui turisti. E’ stato comunque un viaggio meraviglioso, ma poi è arrivata l’ora di tornare in Italia…”.