Selvaggia Lucarelli: il duro sfogo della giornalista dopo le offese ricevute durante le manifestazioni di piazza.

Selvaggia Lucarelli, giornalista e opinionista tv, giudice del talent show di Milly Carlucci Ballando con le Stelle, è spesso al centro di polemiche per il suo carattere spigoloso e determinato. Nell’esternare le sue opinioni, infatti, non si preoccupa molto delle eventuali conseguenze, né di apparire eccessivamente polemica o scortese. Insomma per usare una frase fatta, è una donna “senza peli sulla lingua”. Ne abbiamo avuto tutti una dimostrazione nel programma televisivo Ballando con le Stelle, dove spesso la Lucarelli si è scontrata, talvolta anche duramente, con alcuni concorrenti. Un esempio per tutti la lite con Morgan.

Questa sua peculiarità caratteriale fa sì che spesso riceva attacchi da più parti, talvolta, anche volgari e offensivi. Un comportamento sicuramente da condannare perché - al di là di tutto - a nessuno è precluso di esprimere la propria opinione.

Il post della Lucarelli sul suo accounto Instagram: "Che amarezza" 

E’ di qualche ora fa il duro sfogo di Selvaggia Lucarelli sul suo account Instagram (ne riportiamo uno stralcio), dopo il video di protesta dei tassisti che in coro insultano la giornalista.

“Mi chiedo spesso dove vada a finire tutto questo odio feroce che mi viene riversato addosso – scrive la Lucarelli -. Solo negli ultimi giorni i “puttana” gridati dai tassisti nelle piazze; i manifesti dei no vax squilibrati in Toscana con la mia faccia e l’accusa di essere una nazista; le persone che registrano mail per scrivermi e insultarmi in posta; continue querele temerarie; gli insulti del rapper piccato per una critica e quindi “Sucarelli”; i commenti su Telegram; le minacce che mi segnalate a centinaia tutti i giorni (gustatevi la bella gallery).

Non me ne lamento più con costanza… perché so perfettamente che è il prezzo che pago perché sono una donna. Perché ho potere e spazio. Perché non mi va bene il mondo così com’è. Però c’è qualcosa di pericoloso e inquietante, tanto nel rumore di questa gente che nel silenzio di molti, così come nei titoletti dei giornali per cui il problema è spesso che sono un po’ litigarella o polemica. O che provoco... Detto questo, non so quante persone andrebbero avanti nella mia situazione e le capirei pure. Io invece vado avanti e non perché non senta che tutto questo abbia una sua pericolosità sociale - mi è chiarissimo -, ma perché il tassista che mi urla puttana non mi zittirà mai: mi fa venire voglia di parlare il doppio di prima. E no, non lo dico con l’enfasi da esaltata, lo dico con una profonda amarezza”.