Domani, 5 maggio, Claudia Gerini apparirà sul grande schermo delle sale cinematografiche italiane, con un film davvero profondo e toccante.

Claudia Gerini è un’attrice italiana, la cui carriera televisiva e cinematografica inizia all’età di 13 anni, negli anni Ottanta, quando, dopo aver vinto il concorso di bellezza Miss Teenager, inizia a fare le sue prime apparizioni in alcuni spot pubblicitari (Treets e Purigina). Nel 1987, nel suo primo film, Roba da Ricchi, interpreta la figlia di Lino Banfi. Da quel momento non si ferma più, collezionando una serie di successi e capolavori che la portano ad essere una delle attrici più amate di sempre.

Con ben 64 film alle spalle, la partecipazione a 13 programmi televisivi e un cortometraggio, Claudia, sarà, per la prima volta, sia regista che attrice protagonista di un nuovo film.

Si tratta di Tapirulàn, prodotto da Stefano Bethlen per Milano Talent Factory, che racconta la storia di una donna che sembra voler scappare dai demoni del suo passato, correndo letteralmente, appunto su un tapis roulant ma, effettivamente, non facendo nessun passo.

Claudia Gerini intrappolata nella propria prigionia mentale

La protagonista, Emma, il cui volto è dato proprio da Claudia Gerini, trascorre le sue giornate, correndo sull’attrezzo e svolgendo counseling online, il suo unico contatto con il mondo esterno. La vicenda si svolge all’interno delle pareti di casa, dalla quale ella non esce mai e non lascia entrare nessuno. La situazione cambia quando la sorella ventiseienne irrompe nella sua “prigione” con una richiesta alla quale non può sottrarsi e che la costringere a trovarsi faccia a faccia con eventi spiacevoli del suo passato.

L’attrezzo utilizzato da Emma e il suo movimento su di esso, diventano una sorta di metafora. Rappresentando il gesto ripetitivo, quello di correre, si cela, forse, qualcosa di diverso, il voler scappare da qualcuno o da qualcosa, senza riuscirci, rimanendo perpetuamente intrappolati nella propria prigionia mentale.

Questo film, benché composto da una certa monotonia di scene, luci e colori, per chi sa andare oltre la superficie, racchiude un mondo intero di emozioni e sentimenti, oltre a rappresentare una situazione in cui, oramai, tutti o quasi, riescono ad immedesimarsi, quella dell’isolamento, della tristezza e della mancanza di contatto con il mondo circostante, non molto diversa da quella che tutti noi abbiamo da poco vissuto e i cui strascichi sono ancora residui nella vita di ognuno: la pandemia e il lockdown.

Claudia Gerini vi aspetta presto al cinema. La premessa? Non importa quanto corri, il passato ti raggiungerà.