Mediaset: a rischio chiusura l’Isola dei Famosi su Canale 5. Batosta per Ilary Blasi. Ecco perché.
Brutte notizie sul fronte degli ascolti per Ilary Blasi e la sua nuova Isola dei Famosi.
Lunedì 28 marzo è andata in onda la terza puntata del reality show su Canale 5. L’ Isola dei Famosi ha raggiunto uno share pari al 20.6%, meno della prima puntata (23,25%), ma di più rispetto a quella di giovedì scorso (15,4%).
Ciò nonostante Ilary Blasi non è riuscita a superare gli ascolti registrati dalla Rai.
Infatti, lunedì a vincere la gara d’ascolti è stata la terza puntata suddivisa in due episodi di Studio Battaglia, con Lunetta Savino e Giorgio Marchesi che ha raccolto 4.260.000 spettatori pari al 19% di share. Su Rai 2, invece, la serie TV franco-britannica, Delitti in Paradiso, ha interessato 1.094.000 spettatori, pari al 5.1% di share. Per finire, Rai 3 ha raccolto 1.343.000 spettatori, pari ad uno share del 5.9%, grazie a Riccardo Iacona ed i suoi ospiti con Presa Diretta.
Per quel che riguarda le altre reti Mediaset, invece, Italia 1 ha intrattenuto 1.393.000 spettatori con lo share del 6.1% grazie al film statunitense del 2013 con Jason Statham e James Franco, Homefront. Invece, su Rete 4, sono stati 1.140.000 gli spettatori, con il 6.7% di share, a seguire Nicola Porro ed i suoi ospiti in Quarta Repubblica.
Purtroppo questi dati non hanno per nulla convinto e soddisfatto Mediaset.
Piersilvio Berlusconi si aspettava un risultato diverso, e invece si è verificato l’ennesimo flop. Ennesimo, perché anche la nuova stagione de La Pupa e Il Secchione di Barbara D’Urso delude portando a casa un pessimo risultato.
Da tabloid specializzati si apprende la notizia che il risultato poco lusinghiero raggiunto sino ad ora dal reality condotto da Ilary Blasi, starebbe facendo ipotizzare a Mediaset la possibilità di una chiusura anticipata del programma, considerati soprattutto gli esosi costi di produzione dello stesso.
- Potrebbe interessarti anche: Mediaset - Isola dei famosi: litigio fuori onda tra due naufraghi finisce sui social. Il web insorge