La Corte Costituzionale accoglie parzialmente i ricorsi delle quattro Regioni guidate dal centrosinistra (Campania, Puglia, Sardegna e Toscana) che hanno impugnato la legge Calderoli. I giudici hanno ritenuto "illegittime" alcune specifiche disposizioni. Da qui l'invito al Parlamento a "colmare i vuoti" che ne derivano.
"La decisione della Corte – afferma il capogruppo alla Regione Campania Mario Casillo - conferma la fondatezza del nostro ricorso contro l’Autonomia Differenziata voluta dal Governo Meloni. Come Partito Democratico abbiamo sempre ribadito che qualsiasi forma di autonomia deve basarsi su equità e coesione nazionale, garantendo pari diritti e servizi essenziali a tutti i cittadini, indipendentemente dalla regione di appartenenza. Un pronunciamento che rafforza il nostro impegno a costruire un’autonomia che non aumenti le disuguaglianze, ma contribuisca a consolidare l’unità e la forza della Repubblica".