A cura della Redazione

Ospitiamo sulle pagine del nostro giornale, nella rubrica "Opinioni a confronto", una lettera di Gabriella Pepe, docente nonché già membro della segreteria del Partito Democratico di Torre Annunziata.

La Pepe evidenzia il nuovo corso del PD cittadino che si sposa perfettamente con le idee del neo sindaco Corrado Cuccurullo. “La mia dedizione e il mio impegno - conclude la docente - saranno ancora maggiori per contribuire a questa nuova spinta propulsiva”.

Il testo della lettera

«Si chiama Corrado Cuccurullo la vera novità politica per Torre Annunziata, a sette anni dall’amministrazione precedente, sciolta per infiltrazioni camorristiche tre anni fa.

Questa novità rappresenta il primo passo del nuovo corso del Partito Democratico a Torre Annunziata: lo hanno deciso gli elettori, non solo gli iscritti, spesso legati a un discorso di continuità per mantenere le posizioni e le correnti. È arrivato uno tsunami, fuori dagli schemi del PD e degli stessi partiti, cogliendo di sorpresa coloro che, facendosi guidare dai capibastone e dai possessori dei pacchetti di tessere, rischiavano di finire in un’altra era di immobilismo.

Ma questa nuova leadership è un segnale chiaro: è in atto una rigenerazione politica. Non nel nome di un generico riformismo gattopardesco, tipico degli ultimi anni. Gli elettori di Torre Annunziata, quelli che in questi anni hanno fatto aumentare il numero delle astensioni, hanno lanciato un messaggio chiaro: occorre cambiare e non restare a galleggiare nelle acque tranquille dei governi della sopravvivenza. Anche perché non si può continuare a galleggiare in un lago che piano piano si va prosciugando. Il riformismo non si declina a parole, ma con i fatti e con il coraggio di cambiare, anche se costa fatica e posizioni di potere o di rendita.

Non si può continuare a navigare a vista se l’orizzonte si allontana sempre di più. Nessuno si aspetta una rivoluzione o una rottura netta, ma col passato bisognerà fare i conti, uscendo dall’equivoco che ha caratterizzato oggi il PD, un tempo i DS, nelle amministrazioni degli ultimi 25 anni. La soluzione peggiore sarebbe stata quella di inseguire l’avversario, trovando un leader che imitasse l'avversario politico, individuato in qualcuno interno al PD e che, per necessità di coesione, avrebbe continuato a lavorare con lo stesso modus operandi che ci ha condotti alla debacle.

Il nuovo corso del Partito Democratico

Il gruppo dirigente del Partito Democratico ha dato vita a un nuovo corso di rigenerazione politica che ci ha portati a vincere le elezioni e a tornare a essere il primo partito di maggioranza. Ora questo nuovo corso deve darsi una vera identità: per farlo c’è bisogno di tutto il coraggio e la determinazione che potrà mettere in campo al fine di rivedere tutto ciò che ha generato quei gap che hanno aumentato la precarietà, la povertà educativa e la decrescita demografica, veri problemi dei nostri giorni e dei nostri giovani, ma anche degli altri cittadini.

Torre Annunziata, centro culturale, industriale e portuale della provincia di Napoli, è a un bivio. Con le sue bellezze archeologiche, storiche, ambientali, termali e balneari, è essenziale che l’amministrazione riesca a elevare la qualità dei servizi per i cittadini. La comunità ha riposto grandi aspettative nel nuovo PD, sperando che la sua indipendenza e integrità possano tradursi in un governo efficace che ridia dignità alla storia di Torre Annunziata. Per fare questo occorrono anche le idee, quelle che portano alla prosperità inclusiva, che non passa solo dalla redistribuzione della ricchezza, ma dal mercato del lavoro, fondamentale sul fronte della produttività, che non gravi sulla pelle dei lavoratori, soprattutto dei più giovani sfruttati e senza prospettive. La ricchezza, la prosperità, in una parola la crescita, sono impossibili senza la motivazione e il coinvolgimento dei giovani, che non possono essere i soli a pagare i prezzi della crisi.

Questa è la differenza fondamentale tra vecchio e nuovo, che non sono categorie superate come qualcuno vuole far credere, ma modelli politici profondamente diversi, anche se non inconciliabili. Ecco perché serve anche una forza propulsiva nuova, un nuovo PD che non sia la spina nel fianco della città, ma la grande forza politica che è stata in grado di reinterpretare anche se stessa per il bene del proprio paese.

Il nuovo corso di Corrado Cuccurullo

“Insieme costruiremo una città in grado non solo di affrontare le sfide attuali, ma anche di cogliere l’opportunità per un futuro migliore – dichiara il sindaco –. Chiedo a ciascuno dei consiglieri comunali, sia della maggioranza che dell’opposizione, di unirsi a me in questo progetto. Porterò avanti il mio compito con impegno e disciplina per il benessere dell’intera comunità”.

Con queste parole il sindaco Cuccurullo ha inaugurato il suo insediamento a Palazzo Criscuolo, alla presenza della Commissione Straordinaria incaricata di ripristinare la legalità. Ha sottolineato l’importanza di formare una giunta comunale competente e operativa nel più breve tempo possibile, indipendentemente dal fatto che sia tecnica o politica. La priorità sarà sceglierei migliori”, ovvero professionisti capaci di attuare il programma e affrontare la sofferenza organica dell’Ente.

Durante la cerimonia di proclamazione, Cuccurullo ha chiarito gli obiettivi del primo anno di governo, tra cui la rigenerazione urbana e la riqualificazione del corso di Torre Annunziata. Ha invitato la comunità a collaborare, affermando che “uno dei punti principali del nostro programma è la rigenerazione urbana. Contiamo in tempi brevi di riqualificare il corso di Torre Annunziata per dare un messaggio concreto alla città. La comunità deve contribuire al nostro progetto perché questa non è Fortapàsc e insieme lo dimostreremo”.

Personalmente, non vivo di politica, ma la mia dedizione e il mio impegno saranno ancora maggiori per contribuire a questa nuova spinta propulsiva. Credo fermamente che, con l'aiuto di tutti, non ultimo l'impegno della segreteria Metropolitana, potremo davvero fare la differenza e restituire dignità e prosperità alla nostra città».