Carmine Alfano si candida alle Primarie di coalizione per la scelta del candidato sindaco di Torre Annunziata.
Il chirurgo scende in campo annunciando la sua partecipazione alla competizione che lo vedrà contrapposto a Vincenzo Ascione o Raffaele Ricciardi, i due nomi emersi dal direttivo Pd di mercoledì 25 gennaio. L'auspicio è che entro il fine settimana si possa pervenire, per quanto riguarda il Partito Democratico, ad una sola candidatura da contrapporre a quella di Alfano.
Il medico sarà sostenuto da cinque liste: UdC, Oplonti Popolare NCD, Uniti per Rovigliano, Cittadini per Torre Annunziata e Oplontis. A queste potrebbero aggiungersene altre nei prossimi giorni (due, al massimo tre).
Alfano si è presentato ai cittadini nel corso di una conferenza stampa svoltasi all'Agip Cafè, proprio nello stesso momento in cui si riuniva il Pd. Insieme a lui, Domenico Iapicca (UdC), Marcello Vitiello (Oplonti Popolare NCD), Dario Caputo (Cittadini per Torre Annunziata), Erminio Casadei (Uniti per Rovigliano) e Alfonso Iovane (Oplontis).
«Ringrazio chi mi ha dato la possibilità di partecipare alle Primarie di coalizione - ha esordito Alfano -. Saranno un grande momento di democrazia e di partecipazione dei cittadini per scegliere la persona che riterranno più opportuna per guidare la nuova Amministrazione comunale. Non sono un politico di lungo corso - ha detto ancora il professore universitario -. Sono andato via da Torre Annunziata nel lontano 1989 per motivi professionali. Ho girato il mondo per il mio lavoro ma non rinuncio a tornare nella città in cui sono nato e vissuto da ragazzo. Attualmente vivo stabilmente qui».
Alfano ha le idee chiare su come cambiare la città: «Se vincerò le Primarie ci sarà discontinuità con il passato, sotto tutti i punti di vista. Affronto questa sfida con umiltà, e cercherò di dare il mio contributo. Attualmente la città è spaccata in due. La furbizia prevale sul senso civico. La dicotomia tra centro e periferia deve finire. Ho in mente un modello di città "smart" (intelligente, ndr), dove valorizzare le risorse. Prime fra tutte il mare ed il sito archeologico. Senza girarci troppo intorno, però, la questione primaria da affrontare è il lavoro. Per farlo occorrerà essere più propositivi verso quegli organi sovracomunali che dovranno ascoltarci. Le Istituzioni hanno il dovere di porgere una mano a chi è nato in contesti più degradati. Privilegeremo i cittadini torresi e lo faremo nell'ambito della legge. Abbiamo idee e progetti che illustreremo prossimamente nel nostro programma, che non sarà lungo ma sintetico e caratterizzato da pochi punti concreti ed obiettivi perseguibili».
Sui rapporti con il Pd, Alfano si dice convinto che «i Democratici faranno la loro parte. Il regolamento per le Primarie è frutto del lavoro congiunto e condiviso tra noi e loro. Non penso che il Pd cambi le regole in corsa, e se lo farà se ne assumerà tutte le responsabilità. L'obiettivo delle Primarie è quello di riavvicinare i cittadini alla Politica. Parteciperò con impeto e non sarò disposto a fare accordi sottobanco. La mia candidatura non è una merce di scambio. Se dovessi essere sconfitto, sarò al servizio della coalizione».
Infine, su possibili nuovi ingressi al suo fianco: «Valuterò personalmente le liste che vorranno intraprendere il cammino insieme a noi ed i lorto candidati».
Intanto nella riunione del 25 gennaio, il coordinamento del Partito Democratico ha approvato le modifiche proposte dai partner della coalizione al regolamento per le Primarie.
Niente contributo, quindi, da parte di chi va a votare (il Pd aveva proposto due euro) e niente pre-iscrizioni. Probabilmente la data delle Primarie slitterà di qualche settimana (erano fissate al 19 febbraio) a causa delle procedure non ancora avviate, tra cui la costituzione del Comitato organizzatore che avrà il compito di stilare il codice etico e di programmare tempi e modalità delle consultazioni. Entro lunedì 30 gennaio ennesimo interpartitico della coalizione di centrosinistra dove saranno ufficializzati i candidati a sindaco per le Primarie.
Sulle Primarie, è molto critica Sinistra Italiana-Sel. «Sono esclusivamente un regolamento di conti interno al Pd - si legge in una nota della Segreteria politica - per sacrificare sull'altare di una apparente partecipazione democratica quegli elettori che ancora ripongono speranze in questo partito. Affinché possano essere definite primarie del centrosinistra devono sussistere quanto meno due condizioni: la prima è che debba partecipare almeno un partito di centro e la seconda che ci sia un partito o un movimento di sinistra; invece il Pd è coalizzato con l’UdC, partito che è sempre stato alleato alla destra e i candidati afferiscono all’una o all'altra formazione. Per questo continuiamo ad affermare che la pantomima che si consumerà a metà febbraio ha un nome e cognome ben preciso: Primarie di centrodestra».
Duro attacco anche ad Alfano, definito «papa straniero» che «sembra voler offire una faccia nuova ad una coalizione che ha sostenuto e appoggiato il decennio fallimentare del malgoverno Starita».
Infine, l'appello ai «delusi» del Pd a costruire, insieme a Sinistra Italiana, «una nuova coalizione sociale fatta di movimenti civici e associazioni affinché i beni comuni e i diritti sociali possano essere le basi fondative di un programma che mette al centro la creazione di nuove possibilità occupazionali, per offrire lavoro ai tanti disoccupati e creare nuovo sviluppo economico per la nostra città».
(Nella foto, da sinistra: Vitiello, Iovane, Alfano, Caputo, Iapicca e Casadei)
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