A cura della Redazione

 

Il presidente del Consiglio comunale Raffaele Di Donna sfiduciato da 14 consiglieri comunali.

L'atto depositato stamattina, giovedì 8 giugno, al protocollo generale del Comune oplontino era nell'aria già da qualche giorno. I consiglieri sottoscrittori della sfiducia (Lello Ricciardi, Vincenzo Ascione, Antonio Gagliardi, Luigi Cirillo, Massimo Papa, Bruno Avitabile, Pasquale Iapicca, Domenico Roviello, Pietro Lucibelli, Luigi Ammendola, Marcello Vitiello, Francesco Donadio, Rocco Manzo e Francesco Anzalone) denunciano la «grave e reiterata violazione dello Statuto e dei Regolamenti dell'Ente da parte del presidente Raffaele Di Donna, nonché  la sopravvenuta mancanza di fiducia del Consiglio nei suoi confronti».

Già in passato, durante alcune sedute di Consiglio comunale, c'erano stati battibecchi tra alcuni consiglieri (di maggioranza e di opposizione) e Di Donna.

«Il presidente - si legge nel documento presentato - ha, in più di un'occasione, prevaricato i suoi compiti istituzionali, entrando in conflitto con gli stessi consiglieri».

Ma la goccia che presumibilmente ha fatto traboccare il vaso è stata la «palese sovrapposizione tra funzione istituzionale e rappresentanza politica del partito» al quale Di Donna apparteneva, il Nuovo Psi.

«In più di un'occasione - scrivono ancora i 14 consiglieri - i capigruppo di maggioranza mostravano perplessità sul ruolo super partes del presidente, che generava conflitti anche all'interno della sua stessa formazione politica».

È la seconda volta che il Consiglio comunale sfiducia il proprio presidente. Dopo Ciro Portoghese di Centro Democratico, sollevato dalla carica nel 2014, ora è toccato a Di Donna. Questi avrà 15 giorni di tempo per convocare il Consiglio Comunale e mettere ai voti il documento firmato dai 14 consiglieri. Se fosse confermata la sfiducia, si passerebbe alla elezione del nuovo presidente del parlamentino torrese.

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