A cura della Redazione

La sua natura di politico atipico era notoria. Così come il grande carisma coniugato al pragmatismo più estremo. Il sindaco di Salerno Vincenzo De Luca ipnotizza la folta platea torrese allaula magna dellistituto darte Giorgio de Chirico. Invitato da alcune associazioni di conclamata matrice politica, il primo cittadino salernitano si è esibito con la consueta efficacia e concretezza stuzzicato dalle domande del collega del Corriere del Mezzogiorno Nino Femiani. Felicio Izzo, il dirigente scolastico del de Chirico, lo ha definito il teologo della ragion pratica e De Luca ha fatto tutto per onorare la scelta di questo singolare appellativo. Partecipare oggi ad una manifestazione politica, rappresenta un atto di espiazione e di sofferenza, ha esordito tra i sorrisi e gli applausi dei presenti. E poi, accennando al rapporto con la stampa, ha citato una frase dello scrittore e autore satirico austriaco Karl Kraus: Fra la realtà e il mondo dellinformazione cè lo stesso rapporto che esiste tra lastrofisica e una cartomante. Nino Femiani non si è lasciato condizionare dalla provocazione, ma ha sollecitato il sindaco sugli argomenti più disparati e scottanti. Sono tornato a fare il sindaco a Salerno perché mi ero stancato di pigiare il tasto rosso a Roma in Parlamento. Ma anche e soprattutto aggiunge per un atto damore verso la mia città. Dovevo allontanare tutti quelli che stavano rovinando sette anni di lavoro di unamministrazione rivoluzionaria: i finti senza tetto, i finti disoccupati, i figli di buona donna. Vincenzo De Luca è così: diretto ed efficace. Il nostro sportello unico delle aziende sbotta il primo cittadino oggi delibera una pratica per un intervento strutturale in un mese. Anche sul tema della sicurezza le idee sono scevre da perplessità. La sicurezza non si deve ridurre allordine pubblico. Chi governa realtà difficili come la vostra sostiene De Luca - non deve aver paura ad attuare il termine repressione. Sulla macchina comunale, poi, aggiunge: A nessun dirigente deve essere garantito alcun feudo. Bisogna farli ruotare ed evitare la coltivazione esclusiva per decenni di un proprio orticello. Io rispetto il lavoro dei professionisti sostiene ma non li scelgo per la tessera di partito che hanno in tasca o per le loro tendenze politiche. Sul Partito Democratico è estremamente critico: La cosa insopportabile dei dirigenti del PD è la presunzione. Questi signori non dialogano, pontificano. Non parlano, ma insegnano! Invece, in questo partito oggi nessuno è in grado dimpartire lezioni. La domanda era nellaria e Nino Femiani la porge nel momento topico dellintervista: Bassolino e la Regione. In Campania la ricreazione è finita dice De Luca . I temi del conflitto con lattuale governatore sono noti: rifiuti, fondi europei e sanità. Un autentico disastro. Bisogna attuare una rivoluzione democratica sbaraccando una macchina regionale condizionata ed obsoleta.
GIUSEPPE CHERVINO
nella foto, da sinistra Nino Femiani e Vincenzo De Luca