A Orbetello, nel cimitero monumentale degli "Aviatori Atlantici", c'è la tomba di un nostro concittadino, Giuseppe Marini, le cui imprese eroiche sono state leggendarie nelle due guerre mondiali e durante il suo lungo periodo di servizio nell'aviazione.

La madre Antonetta Rossi lo partorì a Torre Annunziata il 31 maggio 1897, alle undici e trenta del mattino, in via 22 Febbraio (l'attuale via Roma), e fu dichiarato al Comune il giorno dopo dal padre Domenico, operaio meccanico, che gli diede i nomi di Giuseppe Gaetano Antonio.

Attratto dalla vita militare fin da ragazzo, iniziò la sua carriera sul mare, diventando ufficiale presso l'Accademia Navale di Livorno. Ma la sua passione era indirizzata verso il volo e gli aerei, per cui durante la Grande Guerra volle partecipare come osservatore su idrovolanti, distinguendosi in numerose missioni e per il suo coraggio ricevette la medaglia d'argento, conseguendo anche il brevetto di pilota.

(Nella foto sopra, Marini con Benito Mussolini)

Da allora il suo spirito ardimentoso gli fece compiere imprese memorabili. Ma trovò anche spazio nella sua vita per l'amore. A ventotto anni, il 26 novembre 1925, convolò a nozze con Ida Scognamiglio a Torre Annunziata. Tre anni dopo partecipò da capitano al primo volo assoluto e di massa con 64 idrovolanti nel Mediterraneo, sulla rotta Orbetello-Cartagena-Marsiglia e ritorno, e nel 1929 si classificò primo nella "Coppa De Pinedo". Successivamente fece una nuova crociera nel Mediterraneo, sempre partendo da Orbetello, raggiungendo Atene, Istambul, Odessa e ritorno, e volando per 4.700 chilometri!

Con la sua "Squadriglia rossa" fece anche la Trasvolata Atlantica Italia-Brasile (Rio de Janeiro-Orbetello), al cui comando c'era il ministro dell'aereonautica Italo Balbo.

La sua carriera fu allora rapida, prima colonnello, poi generale di brigata aerea. Durante la seconda guerra mondiale ricevette la sua seconda medaglia d'argento, ma i riconoscimenti erano stati anche altri: medaglia d'oro di lunga navigazione aerea, croce di guerra, commendatore dell'Ordine di Savoia e della Repubblica, Ordine al merito da Austria, Germania, Spagna e Irlanda.

Morì a Brescia il 2 ottobre 1974, a 77 anni, e fu sepolto ad Orbetello accanto ad altri aviatori italiani. 

(Prima foto Wikipedia)