Erano le undici del mattino del 2 luglio 1907, quando al numero 1 del vico del Gallo, a Torre Annunziata, venne alla luce un neonato a cui i genitori Alessandro Manzo e Maria Atripaldi diedero il nome di Luigi. Fu dichiarato tre giorni dopo e riportato  nel registro degli atti di nascita di quell’anno con il numero 606.

Questo bambino avrà, da adulto, un ruolo straordinario nella storia della nostra città, diventando il pioniere del turismo balneare e portando Torre Annunziata agli onori della cronaca nazionale. Grazie a lui il Lido Azzurro, inaugurato nel 1928, diventerà, nel secondo dopoguerra, lo scenario nel quale furono presenti attori, registi, produttori cinematografici, artisti, cantanti, miss Cinema, Campania e Italia, giornalisti e uomini di cultura.

Luigi Manzo li ospitò nel suo “Lido Notte Club” e molti di loro ricevettero il premio “Ippocampo d’oro”, ideato da lui, un cavalluccio marino realizzato dallo scenografo Enzo Celone e diventato il simbolo del Lido Azzurro.

Le serate in questo stabilimento balneare furono animate, soprattutto dagli anni Cinquanta in poi, da personaggi famosi del mondo dello spettacolo, del cinema, della televisione e della cultura. Non solo torresi, come l’autore di “La provincia addormentata” Michele Prisco (e la giovane Maria Orsini, allora non ancora diventata scrittrice) e Dino De Laurentiis (con la moglie Silvana Mangano) o napoletani come Totò, Nino Taranto, Eduardo De Filippo, Peppino di Capri, Roberto Murolo e Vittorio De Sica che napoletano lo era da parte di madre e nell’animo. 

(Nella foto, l'avv. De Simone, Totò, Franca Faldini e i coniugi Luigi Manzo e Marcella Romano)

Ma anche provenienti da tutta Italia, come Nino Manfredi, Renato RascelUgo Tognazzi, i presentatori Enzo Tortora, Mike Bongiorno, Corrado e Pippo Baudo, le sorelle Kessler, Ornella Vanoni e Gino Paoli, Rita Pavone e tanti altri. L’elenco sarebbe lunghissimo e lo ha fatto Pasquale Castelluccio nel suo libro “I fantastici anni del Lido Notte Club” (autore anche di “C’era una volta ... il Lido Azzurro),  annoverando oltre cento nomi di personalità più o meno famose e una ventina di orchestre che sono state protagoniste di questo vero e proprio sogno che ha saputo realizzare Luigi Manzo.

Purtroppo morì troppo presto, a 57 anni, il 5 ottobre 1964. Il figlio Sandro continuò  per alcuni anni a mantenere in attività il Lido Notte Club (è scomparso anche lui a giugno del 2022), ma poi il sogno si è infranto sulla dura realtà del colera del 1973.

La Pro Loco, per ricordare Luigi Manzo, fece affiggere alla fine della Rampa Nunziante, nel 1975, una lapide in suo onore. Il 13 giugno del 2016 a lui è stato intitolato il “Largo Luigi Manzo”, tra il Lido Azzurro e le Terme Nunziante. Alla cerimonia erano presenti i due figli di Luigi, Sandro e Marina, il sindaco Giosuè Starita, assessori e consiglieri comunali, Alfredo Vitagliano e Giancarlo Cosma, gestori rispettivamente del Lido Azzurro e delle Terme Vesuviane, oltre a tanti cittadini.

In quella occasione regalai personalmente su pergamena, a  Sandro e Marina,  la copia dell’atto di nascita del padre Luigi che avevo  rintracciato nell’archivio comunale.

(Foto ricolorata da una scatto di Peppe Oliva)