Il 10 giugno scorso è stata la ricorrenza del centenario della morte di Giacomo Matteotti, parlamentare e segretario del Partito Socialista Unitario, assassinato dai fascisti a Roma in quel giorno del 1924.

In questa ricorrenza vogliamo ricordare anche  il “nostro Matteotti”, Diodato Domenico Bertone, sindacalista socialista, che fu barbaramente trucidato a Torre Annunziata dai seguaci di Mussolini,  prima a randellate e poi a pistolettate, il 25 febbraio 1921.

Mi sono interessato in modo casuale di Bertone, per la prima volta, agli inizi del 2016. Stavo cercando l’atto di matrimonio di Aurelio De Laurentiis nel registro del 1914 e improvvisamente fui attratto da quello di Diodato che aveva sposato la seconda moglie Margherita Attrice Di Martino il 25 giugno di quell’anno. Emozionato non solo per questa scoperta ma soprattutto dal fatto che in tale documento era riportata la città di nascita, Fisciano, nel Salernitano, di Diodato Domenico Bertone che fino ad allora era riportato nei libri come “di origini piemontesi”. Ne feci una foto, contattai il nipote Antonio, che conoscevo, e gliela inviai, dicendogli che poteva andare al Comune per farsi dare una fotocopia dell’atto. Cosa che fece.

Alcuni giorni fa ho incontrato Antonio Bertone, abbiamo riparlato di quel fatto e mi ha detto: “Salvatore, ti ringrazio per avermi fatto scoprire la città di origine di mio nonno”. E allora è scattato in me il “sacro fuoco” della ricerca per approfondire le conoscenze sulla famiglia di quel martire della barbarie fascista. E così ho trovato gli atti che lo riguardano, iniziando dal padre di Diodato, che si chiamava Giuseppe Clemente Bertone, nato da Pietro e Margherita Nigro, a Mazzè, in provincia di Torino (quindi c’era un fondo di verità sulle origini della famiglia) il 9 gennaio 1835 (atto 6).

Trasferitosi a Fisciano, da militare o per motivi di lavoro, conobbe qui Giuseppa Napoli, figlia di Antonio Diodato e Fortuna Pacifico, nata nella frazione di Penta (atto 9) il 19 febbraio 1843 (e non il 20, come si credeva, che invece era la data in cui fu dichiarata e battezzata). Si sposarono il 16 marzo 1865 (atto 15) sempre a Fisciano, davanti al sindaco Nicola De Falco. Il figlio Diodato Domenico nacque in quella cittadina il 10 luglio 1867  (atto 73) e battezzato il 16. Si trasferì poi a Torre Annunziata dove conobbe Sabina Gentile, nata ad Atripalda, in provincia di Avellino, il 25 febbraio 1870, da Pellegrino e Laura Vanotti. Si sposarono nella nostra città il 17 luglio 1890 (atto 129).

Purtroppo Sabina morì il 19 maggio 1913 (atto 227) ad appena 43 anni. E così Diodato, rimasto vedovo, l’anno dopo convolò a nozze con Margherita Attrice Di Martino il 25 giugno 1914 (atto 132) a Torre Annunziata (le pubblicazioni erano state fatte addirittura più di cinque mesi prima, l’11 e 18 gennaio). Margherita era nata il 28 gennaio 1881 (atto 101) da Carlo ed Elisabetta Atripaldi.

E siamo arrivati all’assassinio per mano dei fascisti di Diodato, la cui morte fu dichiarata il giorno dopo, il 26 febbraio 1921 (atto 7), deceduto a 53 anni (erroneamente nell’atto è scritto 51), a mezzanotte del 25 febbraio. La moglie Margherita era incinta al sesto mese e partorì il bambino tre mesi dopo (a cui fu dato il nome del padre), il 29 maggio 1921, alle ore 21, in via Circumvallazione (atto 668 del 3 giugno successivo).

Diodato è il padre del mio amico Antonio, a cui dedico questa ricerca genealogica, perché altri hanno scritto in modo approfondito della vita e morte di Diodato Domenico Bertone.

Un’ultima annotazione. Margherita è morta a Torre Annunziata il 3 maggio 1965, a 84 anni. Al martire del fascismo è stata dedicata una strada, l’8 gennaio 1948 (l’ex via Stella) e attribuita una medaglia d’oro nel trentennale della Resistenza.