Maria Orsini Natale è la nostra Signora delle Lettere. Una pietra miliare della storia e della cultura della sua città, Torre Annunziata, che Lei amava con trasporto e profondità fino ad eleggerla musa ispiratrice di tutte le sue opere. Il rapporto di Maria con il territorio andava al li là dell’epidermide. Viveva il quotidiano con l’intensità e la convinzione di chi era certo che le energie, le potenzialità, lo studio, il sapere, coniugati con la storia, le risorse naturali, il clima e le bellezze archeologiche, rappresentavano un autentico ordigno culturale. Lei e pochi altri intellettuali, finora, hanno provato ad innescarlo. A tentare di inseguire e dare corpo ad un’identità non astratta, ma realistica e propedeutica per indicare alle generazioni future una traccia tangibile capace di rendere nuovamente utilizzabile l’aggettivo “normale” per la nostra città.
Maria ha restituito dignità, spessore, colore alla produzione letteraria non solo di Torre Annunziata, ma dell’intero territorio vesuviano. Ha saputo raccontare le eccellenze, le sofferenze, i sentimenti, la laboriosità, la genialità della nostra gente attraverso quel suo straordinario e inimitabile incedere affabulatorio. Una scrittura profondamente articolata la sua che ha il potere di trasmettere al lettore, oltre a evidenti e immancabili spunti di riflessione, anche la magia dei profumi e dei sapori di una terra caratterizzata nel suo quotidiano da innumerevoli contraddizioni.
“Francesca e Nunziata”, l’opera prima di Maria Orsini Natale con la quale esordì a 67 anni nel 1995, torna nelle librerie a partire da oggi 4 giugno 2024. Veste grafica diversa e nuovo editore: Sellerio (Palermo). Sarà disponibile anche in e-book ed a luglio uscirà la versione audiolibro con la voce di Anna Buonaiuto (Emons Edizioni). Il romanzo, già tradotto in passato in 6 lingue, sarà disponibile a breve anche in polacco e lituano. “Francesca e Nunziata”, libro oramai introvabile, rientra dunque prepotentemente negli scaffali dei più importanti point di distribuzione e sulle piattaforme digitali specializzate per il tripudio dei lettori e degli appassionati di storia del nostro territorio.
Al successo internazionale del testo di Maria Orsini Natale contribuì indubbiamente anche l’omonimo film da cui fu tratto e realizzato nel 2001 con la regia di Lina Wertmuller e con un cast d’eccezione: Sophia Loren, Giancarlo Giannini, Claudia Gerini, Raoul Bova.
“Francesca e Nunziata” è un gigantesco “cunto”. Quelli che le nonne e le mamme del sud d’Italia del novecento amavano narrare ai propri figli e nipoti attorno alla “vrasera”. Il braciere, un oggetto che oggi chiameremmo di connessione e condivisione, ma che non si azionava attraverso diabolici apparecchi elettronici. Il calore dei carboni ardenti, il contatto diretto, lo sguardo, il movimento degli occhi, delle labbra e le parole arrivavano direttamente al cuore.
La scrittrice Valeria Parrella ha puntualmente definito l’opera “un romanzo che ragiona sulla dimensione femminile in maniera molto moderna. Un libro che parla di sororità, del testimone che ci si passa nell’abitare un corpo di donna”.
La genialità narrativa di Maria Orsini Natale emerge nitida lungo tutto l’arco della storia che racconta l’epopea di una famiglia del Sud, da piccoli artigiani pastai a grandi industriali, che va dal 1849 al 1940. Tre generazioni che si affermano sullo sfondo di un’Italia priva d’identità, ancora in costruzione. Con al centro Francesca, donna complessa e imprenditrice poliedrica, che trasmette la propria maestria alla figlia adottiva Nunziata, la più degna della famiglia a ereditarne l’arte.
Il ritmo del racconto, il ricorso alla simbologia degli oggetti, le minuziose descrizioni, i rituali del quotidiano, il sentimento, l’intraprendenza, la forza e il coraggio tipicamente femminili, sono sparsi con impareggiabile abilità espressiva nei tratti eccezionali e sinuosi della lunga, articolata e profonda vicenda. “Francesca e Nunziata” è un libro che va letto. Da tutti. Un romanzo immenso che rientra nella dimensione più nobile della letteratura italiana.
Maria Orsini Natale (Torre Annunziata, 1928-2010), scrittrice, poetessa e giornalista, ha esordito a 67 anni con Francesca e Nunziata nel 1995, semifinalista lo stesso anno al Premio Strega. Ha vinto il Premio Oplonti, il Premio Domenico Rea e il Premio Chianti Ruffino. Tra le altre opere: Il terrazzo della villa rosa (1998), La bambina dietro la porta (2000) e Cieli di Carta (2002), Don Alfonso 1890. Una storia che sa di favola (2003), La favola del cavallo (con Sabatino Scia 2007), Favole a due voci (con Sabatino Scia 2007).