«Giunglaparola nasce da molto lontano, dal mio impegno nell’ambito dell’intercultura, dalla mia lunga attività proiettata a dar voce ai bambini senza parola». Con grinta, emozione, lucidità, Carola Flauto spiega i perché del suo ultimo libro, “C’era una volta e c’è ancora… Il fantastico mondo di Giunglaparola”.
Allo Sport Club Oplonti di Torre del Greco, il folto parterre intervenuto non ha assistito alla consueta presentazione di un libro, ma ha partecipato ad un’autentica lezione di Filologia, Pedagogia, Antropologia e Didattica. Stimolata dalle domande della giornalista di RAI2 Silvia Vaccarezza, la docente e scrittrice torrese ha spaziato nei meandri della parola come raramente ci capita di assistere anche nei cosiddetti eventi di “alto spessore culturale”.
«A Giunglaparola vige l’illogica, una scienza inesatta che spalanca la strada verso i dubbi. Chi non ha dubbi, non può entrare a Giunglaparola. L’illogica – sostiene Carola Flauto - non è altro che la creatività che intraprende strade alternative rispetto ai percorsi strutturati della logica».
“Giunglaparola” è un romanzo per ragazzi che la casa editrice “Edizioni Il Ciliegio” ha inserito nella collana “Teenager”. I protagonisti di questa fantastica avventura sono Facil, Emanuele, Lurendina e suo fratello Enver: quattro ragazzi catapultati in un magico mondo, il regno di Giunglaparola, popolato da alfabetalberi, grammapiante e tante altre bizzarre creature. Giunglaparola un tempo era un luogo felice, in cui prendevano forma le parole degli umani, finché la perfida Censura decise di ingoiare la parola-chiave dalla quale ogni discorso prende forma: il Pensiero. Compito dei quattro protagonisti sarà di recuperare la parola-chiave e liberare Giunglaparola dal sortilegio.
Hanno contribuito ad elevare il tasso di eccellenza dell’evento la voce narrante di Silvio Fornacetti, il mezzosoprano Helga Sergio e il pianoforte del maestro Vincenzo Porzio.