A cura della Redazione

La ripresa della propria routine lavorativa e familiare a seguito del rientro dalle vacanze estive è stata bruscamente sconvolta per gli abitanti di Rovigliano, quartiere di Torre Annunziata, allarmati dalla notizia inaspettata ed improvvisa della possibilità di vedersi un ripetitore installato fuori la propria porta di casa.

Una piccola zona demaniale sita in via Piombiera è stata oggetto di interesse delle compagnie telefoniche al fine di installare in quella area un ripetitore per la rete di nuova generazione (5G).

Il Comune di Torre Annunziata, nella persona del sindaco Cuccurullo, di recente investitura, ha dimostrato immediatamente la sua vicinanza ai cittadini deliberando la sospensione dei lavori ed impedendo, temporaneamente, l’installazione del ripetitore.

Questo ha permesso al Comitato “No Ripetitore”, organizzato dagli abitanti di Rovigliano – via Piombiera –, di informarsi e reagire al fine di impedire l’installazione di una antenna, di altezza superiore ai 30 metri, all’interno di una zona densamente abitata, a poca distanza dalle abitazioni di donne, bambini e anziani, tra quest’ultimi non mancano coloro che sono affetti da gravi patologie.

La reazione del Comitato è stata rapida ed incisiva, facendo sentire la propria voce con una petizione composta da più di 1.000 firme raccolte in brevissimo tempo.

Ma la vicenda non è ancora chiusa. Grazie ad un nuovo intervento dell’Amministrazione Comunale sono stati sospesi i lavori di installazione per ulteriori 45 giorni, in modo tale da poter individuare un sito più idoneo ove allocare il ripetitore.

Il motivo per il quale gli abitanti di Rovigliano e Torre Annunziata si sono interessati alla vicenda, opponendosi a tale installazione, non è certamente espressione di una volontà contraria allo sviluppo tecnologico. Il Comitato “No Ripetitore”, infatti, non è contro l’innovazione tecnologica, ma si batte affinché un territorio già martoriato dalla presenza della foce del Sarno - noto come uno dei fiumi più inquinati d’Europa - nonché dalla esistenza di una centrale elettrica, la quale è stata più volte oggetto di incendi dovuti a guasti e temporali, non sia ulteriormente deturpato e “avvelenato” dalla installazione di una antenna di 30 metri a pochi passi dalle abitazioni dei cittadini.

Il Comitato vuole dire NO all’installazione del ripetitore in quella zona di Rovigliano per il fondato timore che ciò possa causare malessere e preoccupazioni non solo alle numerose famiglie che vivono nelle immediate vicinanze, ma anche a quelle che seppur distanti, possono comunque subire gli effetti nocivi delle onde elettromagnetiche.