Piazza di spaccio e rifornimenti di droga. Sette persone colpite da misura cautelare tra Torre Annunziata, Casola di Napoli, Lettere e San Rufo (Salerno). Gli indagati sono tutti pregiudicati e quattro di loro già erano sottoposti ai domiciliari. Devono rispondere, a vario titolo, di concorso in detenzione e spaccio di stupefacenti e detenzione e porto d'armi.
Il provvedimento emesso dal Gip di Torre Annunziata su richiesta della Procura oplontina, è stato eseguito dai carabinieri del Nucleo Operativo e Radiopmobile di Castellammare di Stabia unitamente ai militari competenti per territorio. Due soggetti sono finiti in carcere, altre tre ai domiciliari (tra questi il figlio del sindaco di San Rufo), per altri due disposto il divieto di dimora nella provincia di Napoli. Tra loro, un benzianio 40enne di Torre Annunziata
Le indagini, avviate nell'ottobre 2017 e conclusesi nell'aprile scorso, hanno permesso di raccogliere i gravi indizi di colpevolezza a carico degli indagati, in riferimento alla detenzione e alla cessione di stupefacenti (cocaina e marijuana), e di smantellare una piazza di spaccio ubicata a Casola gestita da alcuni degli indagati. Altri quattro invece erano i rifornitori di pusher attivi a Torre Annunziata, San Rufo e Teggiano (Salerno).
Due degli indagati, di Lettere, avevano individuato proprio nelle cittadine salernitane alcuni spacciatori cui fornire la droga che, in loco, provvedevano poi a smerciare agli acquirenti. Quattro, invece, in due diverse occasioni, sono stati sopresi a detenere e portare armi.
I carabinieri hanno documentato quattordici cessioni di stupefacenti per una quantità che oscillava tra i 20 grammi e un chilo (per quanto riguardava la marijuana) e fino a 60 grammi di cocaina.
Nel corso delle indagini sono stati sequestrati 70 grammi di marijuana, 62 di cocaina, 45 di polvere pirica, e 260 cartucce da fucile, di vario calibro, bossoli e palle per il confezionamento delle stesse.
Gli indagati salernitani inoltre volevano trovare un lavoro per "celare" così le disponibilità economiche derivanti dall'attività illecita. Scoperte anche piantagioni di marijuana in preparazione nel Vallo di Diano.
Ad Atena Lucana e Casola sono stati effettuati tre arresti in flagranza per detenzione ai fini della cessione di droga.
Le perquiszioni domiciliari hanno consentito di rinvenire circa 42mila euro nell'abitazione di uno degli indagati, e di denunciare per possesso di stupefacenti ai fini di spaccio tre dei soggetti coinvolti nell'inchiesta.
CUSTODIA IN CARCERE
Ciro Sabatino, 45 anni, di Pimonte, noto come Cipriano, residente a San Rufo; e Giuseppe Sudano, 31 anni, di Salerno.
DOMICILIARI
Antonio Marmo, 26 anni, figlio del sindaco di San Rufo; Ciro Gargiulo, 55 anni, detto 'o biond, di Lettere; Antonino Di Lorenzo, 52 anni, alias 'o lignammone, pregiudicato di Casola.
DIVIETO DI DIMORA in provincia di Napoli
C. D. L., 23 anni, al momento ai domiciliari a Casola; e P. O., 40 anni, benzinaio di Torre Annunziata.
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