Inchiesta sui falsi incidenti stradali e presunta corruzione nell'ufficio del Giudice di Pace di Torre Annunziata, il Tribunale del Riesame di Roma conferma le misure cautelari ma trasmette gli atti del procedimento a Salerno per competenza territoriale.
Dopo cinque giorni, il tribunale romano avvalora la sussistenza dei gravi indizi di colpevolezza per almeno 12 dei 23 arrestati nell'amibto del primo filone dell'inchiesta, ma accoglie l'eccezione sollevata dal collegio difensivo (composto tra gli altri dagli avvocati Ferdinando Striano, Francesco Schettino e Antonio de Martino), decidendo per la trasmissione degli atti a Salerno.
Il GIP salernitano, poi, si pronuncerà definitivamente sulla competenza territoriale che, visto che gran parte dei reati contestati è avvenuta a Scafati, potrebbe ricadere su Nocera Inferiore. Tra 45 giorni saranno note le motivazioni, mentre tra tre settimane ci sarà una nuova convalida dinanzi al giudice per l'udienza preliminare di Salerno.
CUSTODIA IN CARCERE: giudici onorari Raffaele Ranieri e Antonio Iannello, gli avvocati Ivo e Guido Varcaccio Garofalo, Aniello Guarnaccia, Rodolfo Ostrifate (ex consigliere comunale Pd a Castellammare), Nicola Basile ed Eduardo Cuomo, i periti liquidatori Salvatore Verde (ritenuto l'organizzatore della mega truffa), Francesco Afeltra, Enrico Tramontano Guerritore, Dario Luzzetti, Fabio Donnarumma, Marco Vollono e Luigi Coppola, i consulenti Vincenzo Elefante e Liberato Esposito, e il medico Ciro Guida.
DOMICILIARI: giudice onorario Paolo Formicola, i carabinieri Gennaro Amarante e Antonio Cascone, nonché Rosaria Giorgio e Carmela Coppola.
INDAGATE A PIEDE LIBERO altre cinque persone, tra cui un finanziere, altri due medici e altrettanti avvocati.
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