Emergono i dettagli dell'inchiesta che ha portato all'arresto di Massimo Carbone, 53 anni, Luigi e Vincenzo Carbone, figli di Massimo, rispettivamente di 26 e 20 anni (residenti a Palma Campania), sottoposti ai domiciliari. Sono accusati di tentata estorsione.
Il provvedimento, eseguito dagli agenti della Squadra Mobile di Napoli su disposizione del Gip che ha accolto la richiesta della Procura della Repubblica di Nola, fa riferimento a presenute pressioni sul rapper Clementino affinché quest'ultimo incidesse un brano con Vincenzo, cantante neomelodico, concosciuto con il nome d'arte "Enzo di Palma".
I tre, secondo le indagini svolte dalla Sezione Criminalità Organizzata della Squadra Mobile partenopea, al diniego di Clementino di avviare la collaborazione, avrebbero messo in atto una serie di vessazioni e minacce gravi sia nei confronti del rapper che di suo padre e dello zio, e di alcuni componenti dello staff.
Gli inquirenti hanno anche accertato un tentativo di speronamento dell'auto sulla quale viaggiavano Clementino ed il suo entourage nel novembre 2015, che si stavano recando in un locale di Lago Patria per una serata.
Clementino, riferisce inoltre la Procura, aveva subito un parziale incendio della sua autovettura, con scopo «palesemente intimidatorio».
(Nella foto, da sinistra: Vincenzo, Massimo e Luigi Carbone)
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