A cura della Redazione
"Si sono sparati!". La voce si diffonde in un lampo e per le strade di Torre Annunziata, da nord a sud, è il panico. Migliaia di persone hanno iniziato a correre all´impazzata, rifugiandosi nei negozi, travolgendo qualsiasi cosa si trovasse loro dinanzi e trovando riparo in posti sicuri, sotto un portone o in vie secondarie. Una serata del 22 ottobre davvero surreale quella vissuta nella città oplontina. Sono circa le 21.30 quando si diffonde la voce di una presunta sparatoria nei pressi delle giostrine, nel quartiere dell´Annunziata. Di lì a poco assistiamo a scene di isterismo e panico collettivi. E´ davvero un pugno al cuore vedere padri e madri che cercano di proteggere i loro figli, traumatizzati dal caos venutosi a creare. Molti li strappano letteralmente dai passeggini portandoseli in braccio. Alcune persone vengono scaraventate in terra, riportando anche ferite. Torre Annunziata viene presidiata dalle forze dell´ordine che si precipitano in strada cercando di capire cosa sta succedendo e di riportare la calma. La città è ormai ostaggio del terrore. Un giorno di festa si trasforma in un dramma che non ha precedenti.
Le ricostruzioni dell´accaduto sono piuttosto frammentarie e discordanti. C´è chi parla di colpi di pistola sparati a salve nella zona sud della città, ma anche in piazza Cesàro e addirittura nei pressi di via Mille. Altri asseriscono di aver sentito scoppiare qualche palloncino. Qualcuno di scintille da una bombola di gas che alimenta la fiamma di un venditore di torrone. Sta di fatto che, dopo la prima "ondata" di paura, il panico si propaga come uno tsunami. La gente fugge in corso Vittorio Emanule III, in corso Umberto I, in via Gino Alfani, in via Fusco. Dagli altoparlanti posizionati lungo le strade principali arriva l´avviso del Comitato per i festeggiamenti: "State calmi, non è accaduto nulla". Ormai, però, niente è più come prima. Torre Annunziata si svuota, le bancarelle chiudono ed è il deserto. In strada, le poche persone rimaste commentano l´accaduto. "Non si può vivere così". "E´ uno schifo", ma c´è anche chi parla di paura eccessiva.
Torre Annunziata, nella giornata più importante e sentita del proprio calendario, sembra diventata il Far West.
Sarà difficile dimenticare, soprattutto i volti e gli sguardi dei bambini traumatizzati da questa drammatica vicenda. Come puoi spiegare loro che si trattava di una giornata di festa e non di terrore?