A cura della Redazione

La vertenza portata avanti dai comitati di quartiere di Ponte Izzo ha assunto nella giornata di merccoldì 26 settembre una fase tumultuosa allorquando il sindaco di Pompei, Pietro Amitrano, e la dirigenza della Circumvesuviana non si sono presentati all’appuntamento con i residenti che era stato fissato alle ore 10.30. Ricordiamo che la ricostruzione del ponte e la riorganizzazione urbanistica dell’intera area è questione che si porta avanti da più di due anni con alterne vicende e scarsa comunicazione sui rapporti che intercorrono tra l’Ente finanziatore (la Regione Campania) e la rete di società edili, tra appaltanti e sub appaltanti, che avrebbero dovuto avviare cantieri dl lavoro. Opoere che, al contrario, non hanno ancora dato un seguito concreto agli impegni presi.

In una nota stampa sull’incontro che si è tenuto nella tarda mattinata a Palazzo De Fusco tra l’Amministrazione comunale ed i vertici dell’EAV per dare finalmente uno sbocco alla vertenza del ponte che collega via Ponte Izzo con via Nuova Ponte Persica, è stata fornita una versione ufficiale sull’improvvisa e immotivata interruzione dei lavori.

Durante il summit è stato annunciato che la ditta appaltatrice sarebbe stata ultimamente investita da problemi giudiziari di ordine penale, che hanno comportato aggiustamenti riguardo alla direzione operativa per assicurare la prosecuzione degli interventi programmati per i quali dovrebbero essere incaricate ditte subappaltate.

Di diversa opinione si è dichiarato il consigliere di opposizione Alberto Robetti (non ammesso alla partecipazione della riunione) che ha messo in evidenza la necessità (per il Comune di Pompei) di chiedere alla Regione Campania di stralciare dal rifinanziamento complessivo i fondi necessari per l’esecuzione della variante (circa 50 mila euro) riguardanti le nuove misure stabilite per Ponte Izzo e la strada che vi sarà collegata. Sempre secondo l’Amministrazione comunale di Pompei, a breve si dovrebbero riaprire i cantieri dei lavori pubblici per la sistemazione urbanistica dell’area, nella speranza che questa volta la dirigenza EAV tenga fede agli impegni presi

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