A cura della Redazione

Sarà Raffaele Trito il protagonista dell'ultimo appuntamento della decima edizione di "Boscoreale e i suoi tesori culturali", la rassegna organizzata dall'Associazione Culturale "Il Nuovo Vesuvio".

Giovedì 11 aprile a partire dalle ore 18.30, presso la sala giunta del Comune di Boscoreale, in Piazza Pace, si terrà la presentazione del libro "Mekhloufi. Il Pallone dei Sogni" edito da Garrincha Edizioni e scritto dall'autore boschese.

 

La presentazione sarà dedicata a Fabio Buoninsegni, studente universitario presso la Federico II e arbitro della sezione di Napoli, che ha perso la vita in un tragico incidente stradale, lo scorso febbraio, mentre tornava a casa dopo aver diretto una partita del campionato di Prima Categoria.

"Fabio sognava il pallone e tanto altro, come Mekhloufi.  appena finito di arbitrare una partita di calcio quando  i suoi sogni sono stati violentemente interrotti. Dobbiamo ascoltare i nostri ragazzi e dare una possibilità alle loro speranze. Ricordare Fabio e i suoi bellissimi progetti sarà un modo per farlo" - spiega Raffaele Trito.

Alla presentazione interverranno oltre ad Angelo Cesarano, presidente dell'Associazione Culturale Il Nuovo Vesuvio; il sindaco di Boscoreale, Pasquale Di Lauro; l'assessore con delega alla cultura, Ida Trito; Magid Rais.

Le letture saranno a cura di Giulia Cirillo, a discutere con l'autore sarà il giornalista Gennaro Carotenuto.

Sinossi. Algeria, territorio francese. Un ragazzino sogna di giocare a pallone. Si chiama Rachid Mekhloufi. Odia la guerra. Odia le armi. Ama gli esseri umani. Così, nel bel mezzo del conflitto franco-algerino diventa capitano di un esercito di calciatori. Daranno un vero e proprio “calcio alla guerra”. Il racconto di un sogno che neanche de Coubertin avrebbe mai potuto immaginare. Questo testo narra una delle più belle storie che il gioco del calcio abbia mai prodotto. Raffaele Trito ha il merito di portarci dentro il cuore di un uomo che non prova rancore e lo dimostra tornando a giocare e vincere nel Paese che aveva occupato e usurpato la propria terra.