"Un biglietto unico per visitare l'Antiquarium di Boscoreale e il Museo del Parco Nazionale del Vesuvio, così da realizzare un attrattore in grado di favorire il turismo didattico e contemporaneamente portare a termine il progetto di realizzazione della “Passeggiata Archeologica” che collega gli scavi di Pompei con la nostra Villa Regina".
È la proposta lanciata da Pasquale Di Lauro, candidato sindaco di Boscoreale alle elezioni amministrative del 14 e 15 maggio prossimi.
"Il nostro obiettivo è un modello turistico sostenibile che faccia leva sulla creazione di un sistema coordinato dell’accoglienza, che coinvolga il commercio e le associazioni culturali e che si basi sulla capacità di valorizzare il territorio con azioni di marketing territoriale per promuovere e valorizzare le nostre peculiarità - spiega Di Lauro -. Quello su cui dobbiamo lavorare quotidianamente è la leva culturale. Il turismo è un’opportunità che ci permetterà di costruire progetti identitari attorno ai quali convogliare la partecipazione e l’orgoglio dei cittadini. Il Bioma, il parco botanico, resta l’obiettivo primario, l’opera da realizzare. Ma non dobbiamo perdere di vista quello che già insiste sul nostro territorio andando anche oltre i confini comunali: il Vesuvio è una risorsa, così come lo sono la vicinanza con il Parco Archeologico di Pompei. Dobbiamo valorizzare e far conoscere sempre di più il Museo del Parco del Vesuvio e l’Antiquarium di Boscoreale, una struttura che può ancora crescere ed essere riempita di contenuti, offrendo una vetrina gratuita a tutte le eccellenze del territorio. La strada di collaborazione è stata già tracciata: lavoriamo ad un biglietto unico, ad unire i due attrattori per portare Boscoreale a diventare capitale del turismo didattico".
Infine, Di Lauro punta a "portare a termine il progetto di realizzazione della Passeggiata Archeologica che collega gli scavi di Pompei con la nostra Villa Regina. Questo significa aprire un canale di collegamento al flusso turistico degli scavi; significa dare dignità e valore ad un patrimonio archeologico, costato impegno, energie e fondi a quei professionisti del campo che ci hanno lavorato negli anni per renderli attraenti”.