Grazie alla sinergia tra l’Unione Italiana dei Ciechi e degli Ipovedenti, la Sezione Italiana dell’Agenzia Internazionale per la Prevenzione della Cecità (I.A.P.B. Italia ONLUS), e gli oculisti dell’Azienda Ospedaliera di Rilievo Nazionale Santobono Pausilipon, dopo 2 anni di stop forzato, è stato possibile organizzare la campagna di prevenzione delle patologie oculari rivolta ai bambini frequentanti la classe prima elementare, che quest’anno è arrivata anche a Trecase.
Da lunedì 14 marzo, infatti, per diverse settimane l’unità mobile dell’Unione Italiana dei ciechi e degli Ipovedenti di Napoli, attrezzata con un ambulatorio oftalmico, è stata presente in diverse scuole dell’Area Metropolitana di Napoli, consentendo ad oltre 700 bambini di età, compresa tra i 5 e i 7 anni, di essere sottoposti ad uno screening oculistico completamente gratuito.
Il 6 ed il 29 aprile scorsi, circa 100 alunni dell’Istituto Comprensivo Statale Sancia D' Angiò di Trecase sono stati sottoposti a screening oculistici per verificare che non vi fossero alterazioni-disturbi dell’apparato visivo.
“Questa iniziativa”, spiega il Presidente della Sezione UICI di Napoli Mario Mirabile, “nasce dalla consapevolezza che in Italia, nonostante le diverse campagne informative di profilassi visiva, esistono ancora sacche di popolazione dove la cultura della prevenzione non è pienamente arrivata e il progetto “Occhio ai bambini”, attraverso la distribuzione di materiale informativo alle famiglie e agli insegnanti e una visita oculistica, mira proprio a tutelare la vista dei più piccoli”.
Il coordinatore del Comitato provinciale della IAPB Ciro Taranto esprime a nome del comitato, profonda gratitudine a tutti gli oculisti che hanno dato la loro disponibilità a portare avanti la campagna per la sensibilità mostrata ancora una volta.
“Nonostante le difficoltà e i molteplici impegni quotidiani degli oculisti” ha spiegato il Responsabile dell’Unità di Oculistica dell’Azienda Ospedaliera Santobono dott. Ciro Picardi “abbiamo deciso di sostenere questo progetto così meritevole, nella convinzione che sia fondamentale poter dare un servizio a tutto il territorio e soprattutto ai bambini”.
Nell’età scolare deficit visivi anche lievi possono creare difficoltà di apprendimento e quindi scarsi risultati scolastici con problemi di inserimento sociale nel complicato mondo dei bambini.
L’obiettivo degli screening è l’individuazione precoce delle patologie, che interferendo con il processo di acquisizione dell’immagine compromettono il normale sviluppo dell’apparato visivo.
Infatti, esistono patologie pediatriche dell’apparato visivo tra cui lo strabismo, l’ambliopia (occhio pigro), i difetti refrattivi (miopia, ipermetropia e astigmatismo) che possono rimanere misconosciute.
Come è noto, non sempre i bambini riescono a riferire il proprio disturbo, invece, sottoponendo loro ad un esame che prevede dei test di valutazione del normale sviluppo dell’apparato visivo, del suo corretto funzionamento, sia in termini di acuità visiva che di motilità, ogni anomalia che si presenti può essere corretta precocemente evitando che determini danni permanenti per tutta la vita.
Queste iniziative di prevenzione vengono promosse nella convinzione che lo screening delle malattie oculari in età pediatrica possa evitare diverse patologie curabili solo se individuate tempestivamente e in maniera corretta.
Gli oculisti coinvolti nella campagna, è doveroso ricordarlo, sono volontari, e nel caso di individuazione di disturbi dell’apparato visivo di qualche bambino, hanno provveduto ad informare gli insegnanti e i genitori su come accedere agli ambulatori pubblici.
ll referente dottor Giuseppe De Cola, del presidio di Pompei e i volontari Mariantonietta Solazzo, Maria D’Esposito, Giovanni Polverino, Stefano Elefante e Vittorio Oliviero, durante l’effettuazione degli screening, si sono divertiti insieme ai piccoli alunni, informando questi sulla realtà delle persone con disabilità visiva, cercando di far capire loro le difficoltà, ma soprattutto le potenzialità di queste ultime, parlando di braille, smartphone, giochi accessibili e tanto altro.
Questa lodevole iniziativa è stata possibile grazie alla disponibilità della dirigente dott.ssa Clotilde Zampognaro e alla collaborazione degli insegnanti e degli operatori del plesso scolastico.
Un ulteriore ringraziamento va all’oculista dottor Adriano Ruggiero.