A cura della Redazione

In questo periodo di grande criticità, le armi a nostra disposizione contro il Covid -19 non sono mai del tutto sufficienti, Tra i variegati vaccini e le cure standard e sperimentali, si interpone, con tutta la sua imponenza, il plasma iperimmune.

Ma quali sono i requisiti e l’iter per donare il plasma iperimmune? Lo  abbiamo chiesto al nostro conterraneo, il dott. Valerio D’Antonio, biologo e tecnico trasfusionista  operante in Lombardia.

“Gli aspiranti donatori di plasma iperimmune, sono soggetti recentemente guariti dal Covid-19 che, a titolo volontario, si affidano al nostro servizio ospedaliero di medicina trasfusionale. Essi vengono, dapprima, sottoposti ad una visita medica che prevede la somministrazione di un questionario riguardante il proprio stato di salute, la propria storia trasfusionale, l’individuazione di abitudini a rischio per la donazione e, nel caso delle donatrici, la sussistenza o meno di pregresse gravidanze. Nel contempo viene effettuato un tampone molecolare per Sars-nCov2 e un prelievo ematico per stabilire il quantitativo di anticorpi anti-Sars-nCoV2 presente nel siero dell’aspirante donatore. Dopodiché si procede comunque al prelievo di circa 700 ml di plasma in circa 45 minuti con modalità simili a quelle di una comunissima donazione di sangue intero".

Quali sono le situazioni a cui si potrà andare incontro?

"Si possono avere 3 diverse situazioni: se il tampone molecolare risulta positivo il plasma raccolto non verrà utilizzato,  il donatore sarà avvisato e indirizzato verso l’isolamento; se il tampone è negativo ma il quantitativo  anticorpi è basso, il plasma verrà utilizzato per comuni scopi clinici; infine se il tampone è negativo e il quantitativo di anticorpi è pari o superiore a 80 UA/ml verrà utilizzato come plasma iperimmune nei pazienti covid in gravi condizioni permettendone, come riportato in validi studi scientifici, un rapido miglioramento sia dei parametri clinici che di laboratorio. Sottoporsi alla donazione di plasma iperimmune rappresenta un gesto di grande solidarietà e di altruismo, nonché un’ occasione per effettuare gratuitamente un controllo clinico sulle proprie condizioni di salute".

Ringraziamo il nostro emerito dottore conterraneo, originario di Trecase, auspicando per lui ancor più migliori consensi per l’ impegno continuamente profuso in questo momento difficile che tutti stiamo attraversando.