Il "maxi processo" agli assenteisti del Comune di Boscoreale si chiude con la prescrizione per tutti.
Per 90 furbetti del cartellino il processo dinanzi al Tribunale di Torre Annunziata ha sancito la sopraggiunta prescrizione di tutti i reati, contestati tra il 2010 e l'aprile del 2011.
Gli assenteisti erano accusati di peculato e truffa, a chiusura di indagini condotte dai carabinieri. Dopo un controllo sulle presenze al municipio, fu una dirigente di piazza Pace a dare il «la» alle indagini, anche grazie all'installazione di telecamere in punti precisi del palazzo comunale, in particolare nei pressi dell'ingresso e dove venivano timbrati i badge.
Elenco in una mano e penna in un'altra, una mattina la dirigente aveva semplicemente controllato le presenze, verificando che in realtà una persona aveva timbrato il cartellino ma non era seduta in ufficio. La segnalazione, poi, fu inoltrata alla Procura di Torre Annunziata e, di conseguenza, ai carabinieri che avviarono le indagini, delicate e segrete, lunghe e dettagliate. Nella rete degli inquirenti finirono prima 41 (arrestati in flagranza), poi 70, infine – a conclusione delle indagini – addirittura 123 dipendenti sui 170 in servizio al Municipio di Piazza Pace e nelle varie sedi distaccate.
Dei 123 dipendenti indagati, ben 90 (assistiti dagli avvocati Ferdinando Striano, Massimo Sartore, Salvatore Barbuto, Salvatore Pinto, Raffaele Pisacane, Donato De Paola, Salvatore Pane e Gennaro Bartolino) finirono a processo e sono stati tutti scagionati grazie alla prescrizione.